Nella tarda mattinata di martedì 20 maggio, un uomo armato per le vie di Russi ha fatto scattare l’allerta tra i cittadini e le forze dell’ordine. Alla fine si trattava di un fucile da soft-air, ma il possesso e l’esibizione in pubblico senza i requisiti di legge sono costati una denuncia a un 35enne residente in città.
L’allarme partito da una negoziante: «C’è un uomo con un fucile»
L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di martedì 20 maggio, quando una commerciante di Russi, allarmata dalla vista di un uomo che camminava per strada con in spalla un fucile d’assalto apparentemente vero, ha contattato immediatamente il 112, il numero unico per le emergenze. La segnalazione ha attivato una rapida operazione dei carabinieri della Stazione di Russi, che si sono messi alla ricerca del sospetto.
Le indagini: testimoni e telecamere per identificare l’uomo
Grazie alla collaborazione di alcuni passanti e all’analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza cittadini, i militari sono riusciti a identificare rapidamente l’autore: un 35enne del posto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia.
Il blitz dei carabinieri: perquisizione in casa e sequestro dell’arma
I carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, rinvenendo il fucile segnalato, che si è rivelato essere una replica di Ak-47, comunemente utilizzata nelle attività di soft-air. Tuttavia, l’arma era priva del tappo rosso obbligatorio per legge, che ne certifica la natura di oggetto non offensivo.
Scatta la denuncia: procurato allarme e porto di arma in luogo pubblico
Il fucile è stato sequestrato e la vicenda è stata immediatamente comunicata al magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Ravenna (link alla Procura di Ravenna). Il 35enne è stato denunciato a piede libero per i reati di procurato allarme e porto di armi in luogo pubblico, in quanto la replica, seppur non funzionante, non era conforme alle disposizioni normative.
Presunzione di innocenza
Come previsto dal principio di presunzione di innocenza, il deferimento in stato di libertà è un provvedimento adottato in via preliminare dal reparto dei carabinieri procedente. La colpevolezza dell’indagato potrà essere eventualmente accertata solo in seguito a una sentenza definitiva di condanna.