Nel 1973, l’U.O.E.I. Faenza fu l’associazione che mise testa, cuore e braccia alla nascita della Cento Chilometri del Passatore. Un legame che non si è mai spezzato e che prosegue con l’opera di tanti associati nel gruppo dei volontari al servizio della ultramaratona Firenze-Faenza.
L’U.O.E.I. Faenza offre il trofeo per il Gran premio della montagna
Come tanti anni, in occasione della 100 km del Passatore, che nel 2025 arriva alla 50esima edizione, l’U.O.E.I. faentina offre il trofeo per il Gran premio della montagna ai due concorrenti, uomo e donna, che transitano per primi sul Passo della Colla di Casaglia (913 metri slm. al 48 km), giungendo poi al traguardo di Faenza.


Ai due atleti saranno assegnati i piatti in ceramica dell’artista e socia Laura Silvagni de “La Vecchia Faenza”.
I trofei intitolati a Francesco Calderoni e Angela Bettoli
I trofei sono intitolati a Francesco Calderoni e Angela Bettoli, presidente e segretaria dell’U.O.E.I., che diedero un impulso straordinario a far nascere la manifestazione.
A loro, veri pionieri della supermaratona, la città di Faenza conferì nel 1992 l’onorificenza di “Faentini sotto la Torre” per l’impegno profuso nell’ideare e organizzare la “Cento del Passatore”.

Gulmanelli (presidente Uoei): “Calderoni e Bettoli due bandiere dell’Uoei che hanno lavorato tanto per la Cento”
“Francesco Calderoni e Angela Bettoli sono state belle figure di volontariato, quello più forte e sano, due bandiere dell’Uoei di grandi valori e umanità – ricorda il presidente uoeino Pier Giorgio Gulmanelli – Hanno lavorato con operosità e sintonia per l’Uoei e per la Cento.
E’ un gesto di affetto ricordarli assieme nella manifestazione che hanno fatto nascere e a cui hanno dato un impulso straordinario attraverso un grande esempio”.
Da presidente uoeino, Francesco Calderoni, fu tra gli ideatori della “Cento Firenze-Faenza” e Angela Bettoli, il suo braccio destro.
Furono proprio Checco e Angela, sull’esperienza di camminate ed escursioni dell’Uoei sull’Appennino tra Faenza e Firenze, ad andare a vedere da vicino la ultramaratona Torino–Saint Vincent, traendo la convinzione che sarebbe stato possibile realizzare una impresa organizzativa analoga.
Con loro, Alteo Dolcini, cofondatore dell’Ente Vini di Romagna guidato da Elio Assirelli, Pietro Crementi, per quasi cinquant’anni direttore di corsa, il maestro Federico Lusa, i giornalisti Renato Cavina e Carlo Raggi, tra i protagonisti agli albori della “Cento del Passatore Firenze-Faenza”.














