Le Giornate FAI di Primavera tornano anche nel 2025 per offrire l’opportunità di scoprire luoghi di grande valore storico e artistico, spesso inaccessibili al pubblico. Il gruppo FAI di Faenza, in collaborazione con la Delegazione di Ravenna, propone due itinerari: uno dedicato all’800 faentino e un altro alla scultura di Angelo Biancini a Castel Bolognese.

La missione del Fai: curare il patrimonio raccontandolo

Le Giornate Fai di Primavera si confermano, nella loro trentatreesima edizione, uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

La missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio.

Presso ogni sito verrà attivata una raccolta fondi per le finalità del FAI, volte alla tutela, restauro, manutenzione e valorizzazione degli edifici storico artistici ad esso affidati.

Coloro che lo desiderano potranno iscriversi al FAI.

FAI Foto Assirelli Isola Selvatici

Un viaggio nell’800 faentino tra la Capanna rustica e il Fontanone

Il gruppo Fai di Faenza, in accordo con la Delegazione di Ravenna, ha proposto due percorsi culturali, uno a Faenza il 22 e 23 marzo, e l’altro a Castel Bolognese il 23 marzo.

A Faenza viene proposto un percorso dell’800 faentino, che partendo dalla Capanna Rustica, un tempo nel giardino di Palazzo Milzetti, porta alla Prospettiva del Passeggio pubblico (più nota come “Il Fontanone”).

La Capanna rustica, situata nel giardino di Palazzo Milzetti, fu trasformata nel 1851 in uno spazio di ispirazione romantica da Giuseppe Rondinini, probabilmente su suggerimento dello scenografo Romolo Liverani.

L’edificio, realizzato in legno di faggio, sorgeva accanto a un laghetto ed era utilizzato come luogo di riposo e conversazione. Le pareti interne, dipinte a tempera, raffigurano scenografie dell’epoca e scene legate al mondo del giardinaggio.

Capanna interno 1

Da qui, il percorso proseguirà lungo via Cavour fino al viale Stradone, realizzato nel 1816 e chiamato “Passeggio pubblico” per la sua ampiezza. Nel 1823 fu bandito un concorso per realizzare una prospettiva scenografica, che venne vinto dall’architetto Pietro Tomba, ispirato al classicismo palladiano.

L’opera, completata nel 1824, presenta una grande nicchia semicircolare con colonne e due fontanelle laterali.

Le visite si terranno sabato 22 e domenica 23 marzo, con ingresso dalla sede del Dopolavoro Ferroviario (via Cavour, Faenza), negli orari:

  • Mattino: 10.00 – 12.00 (ultimo accesso alle 12.00)
  • Pomeriggio: 14.30 – 17.30 (ultimo accesso alle 17.30)

Le spiegazioni saranno affidate agli studenti delle scuole faentine (Liceo Torricelli-Ballardini, Istituto Tecnico Oriani e I.P. Strocchi), formati dai loro docenti per offrire approfondimenti storico-artistici e architettonici.

Il Museo all’aperto di Angelo Biancini a Castel Bolognese

A Castel Bolognese, il percorso si concentrerà sulle opere di Angelo Biancini (1911-1988), uno dei più importanti scultori figurativi italiani del Novecento. Nato e vissuto nel paese, Biancini fu docente di Plastica all’Istituto d’Arte di Faenza dal 1942 al 1981 e realizzò numerose opere in bronzo e ceramica, molte delle quali collocate nel centro storico di Castel Bolognese, trasformandolo in un Museo all’aperto.

Don Minzoni

Il percorso toccherà alcune delle sue opere più rappresentative, tra cui:

  • I derelitti (1962) e L’albero della vita (1984), dedicati alla ricostruzione dell’Italia dopo la guerra.
  • La Via Crucis collocata lungo il viale del cimitero.
  • Il pannello in ceramica L’istruzione e i mestieri, situato presso la Scuola secondaria di primo grado G. Pascoli (via Giovanni XXIII, 86).

L’itinerario prevede anche una sosta nel cortile della famiglia Biancini, dove si trovano opere normalmente non accessibili, e una visita al Museo Civico, che per l’occasione esporrà eccezionalmente alcune opere provenienti da collezioni private.

Le visite guidate si terranno domenica 23 marzo, negli orari:

  • Mattino: 10.00 – 12.00 (ultimo accesso alle 12.00)
  • Pomeriggio: 14.30 – 16.30 (ultimo accesso alle 16.30)

Ad accompagnare i visitatori saranno gli studenti della Scuola G. Pascoli (Istituto comprensivo C. Bassi), insieme ai volontari di associazioni locali.

A conclusione della giornata, alle 17.30, presso la Sala del Consiglio del Municipio (Piazza Bernardi, Castel Bolognese), lo storico dell’arte Alberto Mingotti terrà una conferenza dal titolo “Angelo Biancini. Le forme della scultura”