In Emilia-Romagna prende il via un progetto che punta a formare autentici ambasciatori della cucina contadina. Un’iniziativa dedicata ai titolari di agriturismi, per riscoprire e valorizzare le tradizioni agricole del territorio.

Un percorso formativo dedicato alla cucina contadina

“Non solo cuochi, ma autentici ambasciatori della cucina contadina e delle tradizione agricole legate al territorio”. Con queste parole Andrea Degli Esposti, presidente di Terranostra Emilia Romagna, l’associazione degli agriturismi voluta da Coldiretti, saluta l’inizio del corso di primo livello rivolto a titolari e familiari di aziende agrituristiche associate per la qualifica di Cuoco Contadino, organizzato da Coldiretti Emilia Romagna in collaborazione con Campagna Amica-Terranostra. 

Il percorso formativo prevede oltre 50 ore complessive di formazione con due moduli in presenza da tre giornate ciascuno presso il Mercato Campagna Amica della Ghirlandina a Modena e all’Agriturismo il Biancospino di Ravarino (MO).

Corso cuochi ER 2

Docenti e partecipanti: una rete al servizio del territorio

In cattedra, nel ruolo di docente, il cuoco contadino e vicepresidente nazionale di Terranostra, Diego Scaramuzza, coadiuvato anche dal ravennate Gianluca Martelli, titolare dell’Agriturismo Martelli di Borgo Montone (RA) e presidente Terranostra Ravenna.

Tra i corsisti due ravennati, Annalisa Sangiorgi, dell’Agriturismo Calderino di Faenza e Stefano Gardi della Tenuta Nasano di Riolo Terme.

“Il Cuoco Contadino, sottolinea il direttore di Coldiretti regionale, Marco Allaria Olivieri, è un vero testimone dell’autenticità dell’agriturismo italiano, che si distingue per il profondo legame con l’attività agricola e l’impegno nella valorizzazione dei prodotti locali”.

Il corso, infatti, pone particolare enfasi sull’utilizzo di materie prime italiane a km zero, sul rispetto della stagionalità e sulla riscoperta della cucina tradizionale agricola.

Temi del corso: tradizione, sostenibilità e accoglienza

Il programma affronta temi cruciali dalla corretta compilazione dei menù alla gestione degli allergeni, dalla valorizzazione dei prodotti del territorio alle tecniche di pricing. Particolare attenzione viene dedicata alla cucina antispreco e alla riscoperta delle ricette della tradizione contadina.

I partecipanti approfondiranno anche la conoscenza dell’olio EVO e della birra artigianale, con sessioni di degustazione guidata.

Non mancano moduli dedicati all’accoglienza e alla comunicazione in sala, elementi fondamentali per trasmettere al cliente i valori dell’autentico agriturismo italiano.

Il corso include anche formazione specifica sulla sicurezza alimentare, sui Sigilli di Campagna Amica e sugli acquisti consapevoli nel rispetto delle normative regionali.

Il programma include un laboratorio focalizzato sul mondo del vino, che spazia dalla conoscenza delle denominazioni regionali alle tecniche di servizio, offrendo così un’esperienza enogastronomica completa e professionale.

A conclusione del percorso formativo, sono previsti laboratori specialistici, come quello dedicato alle preparazioni gluten-free e alle ricette tipiche regionali dimenticate, evidenziando l’impegno per la tutela della biodiversità e l’attenzione alle esigenze dei consumatori.

“Siamo felici di ospitare a Modena il corso di formazione per Cuoco contadino” ha detto il presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari.  “Con ben 44 prodotti a denominazione di origine, la nostra regione vanta una tradizione agroalimentare famosa in tutto il mondo: basta citare l’Aceto Balsamico Tradizionale o il Parmigiano Reggiano, per fare gli esempi più famosi, ma – continua il presidente Borsari – esiste anche una cultura enogastronomica meno appariscente ma profondamente radicata nelle campagne che i nostri cuochi contadini sapranno riscoprire e valorizzare per portarla sulle tavole dei nostri agriturismi”.