Confindustria Romagna ha espresso il proprio sostegno alla giornalista Cecilia Sala, arrestata e detenuta nel carcere di Evin a Teheran, ricordando i valori fondamentali della libertà di informazione e chiedendo la sua liberazione tempestiva.

Un arresto che scuote il mondo del giornalismo

Cecilia Sala, figura di spicco del giornalismo italiano, è attualmente detenuta nel carcere di Evin a Teheran. Confindustria Romagna, che nel 2022 ha premiato la giornalista con il Premio Guidarello per il Giornalismo d’Autore, ha manifestato solidarietà, sottolineando il valore della libertà di stampa e il diritto dei reporter di operare senza costrizioni.

Il Premio Guidarello e l’importanza del suo lavoro

Cecilia Sala ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per la sua copertura del conflitto ucraino.

La motivazione del premio celebra la sua capacità di utilizzare gli strumenti del giornalismo digitale per raccontare la guerra “dal di dentro”, affrontando i rischi delle zone di conflitto con professionalità e determinazione.

Confindustria Romagna ha ricordato le parole pronunciate al momento dell’assegnazione del premio:
«A Cecilia Sala per genio, professionalità e determinazione dimostrati. Nella copertura del conflitto ucraino, adoperando gli strumenti più avanzati del giornalismo digitale, Cecilia Sala non è solo riuscita a raccontare la guerra in Ucraina dal di dentro, ma lo ha fatto dimostrando come le tecnologie digitali consentano ad ognuno di noi di essere laddove avvengono i fatti, affrontando i rischi delle zone di guerra senza mai perdere la capacità di creare forme più innovative di racconto».

Un appello per la sua liberazione

L’associazione confindustriale si unisce dunque agli appelli per una rapida risoluzione della vicenda, ribadendo l’importanza di tutelare chi si impegna nel raccontare la verità.