Il Coordinamento regionale delle Associazioni Malati Cronici e Rari (CrAMCR) di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha lanciato un appello ai candidati delle elezioni regionali. Una richiesta chiara: mettere al centro dei programmi elettorali la salute e i servizi sociali, temi che interessano e coinvolgono profondamente tutta la società.
Il Coordinamento indica alcune priorità affinché salute e servizi sociali tornino ad essere una priorità
Il Coordinamento regionale delle Associazioni Malati Cronici e Rari, (CrAMCR) di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna al quale aderiscono venti associazioni di malati Cronici e rari della Regione Emilia Romagna ha inviato una lettera aperta ai candidati e alle rispettive componenti politiche, affinché i temi della salute e dei servizi sociali, fossero inseriti tra le priorità dei loro programmi, dal momento che coinvolgono in modo trasversale l’intera società civile.
Negli ultimi vent’anni le risorse allocate per il Servizio Sanitario Nazionale sono costantemente diminuite e i governi che si sono succeduti hanno sostanzialmente aderito ad una politica restrittiva che ha portato a:
una riduzione dei posti letto, del personale della salute
una riduzione delle prestazioni sanitarie garantite ai cittadini, solo in parte compensate dall’aumento di quelle erogate della sanità privata accreditata
liste di attesa sempre più lunghe
una carenza e inadeguatezza dei servizi di assistenza domiciliare
una progressiva espansione della sanità privata
rinuncia alle cure per moltissimi cittadini che non sono più in grado di sostenerne i costi.
Gli effetti sono stati quelli di un sistema sanitario che ha introdotto diseguaglianze territoriali significative nei livelli di assistenza e cura mettendo in crisi l’idea fondativa di assistenza universalistica del S.S.N.
Cinque punti per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria della prossima legislatura
Occorre che il tema della salute torni al primo posto delle priorità politiche nel nostro Paese, invertendo una tendenza che ha visto una progressiva, inesorabile riduzione delle risorse umane, strumentali ed economiche impegnate, tanto da giungere ad occupare gli ultimi posti della graduatoria europea in relazione al PIL.
Ad un aumento del finanziamento deve però corrispondere una migliore organizzazione, minori sprechi e cure appropriate.
La lettera identifica cinque priorità che, secondo il CrAMCR, dovrebbero orientare la programmazione politica in campo sanitario.
- Prevenzione e presa in carico: aumentare le risorse per migliorare i servizi di prevenzione e supportare le persone affette da malattie croniche e rare.
- Valorizzazione del ruolo dei caregiver: riconoscere l’importanza del lavoro di cura svolto dai familiari e dai caregiver, prevedendo adeguati sostegni e tutele.
- Partecipazione attiva dei cittadini: coinvolgere le associazioni e i cittadini stessi nella programmazione delle politiche sanitarie, valorizzando le competenze e le esperienze sul campo.
- Aumento delle risorse per la sanità pubblica: investire maggiormente nel settore pubblico, garantendo una gestione più efficace delle risorse e la riduzione degli sprechi.
- Supporto per specifiche aree di cura: destinare maggiori fondi a settori specifici che risultano ancora carenti, per migliorare l’assistenza e garantire cure adeguate.
Accanto alle richieste vi sono altrettante proposte in cui si mettono a disposizione delle istituzioni competenze maturate sul campo e disponibilità alla collaborazione.