Mentre mi allaccio le scarpe prima di andare in cappellina per le lodi penso che dopo questi giorni insieme è un po’ più chiaro cosa sia un legame e cosa sia un legaccio. Ciò che ti fa camminare, andare piano, andare forte, saltare, balzare in alto, è un legame. Ciò che ti tiene in piedi e non ciò che ti trascina per i piedi. Una settimana, dal 16 al 22 febbraio in Seminario, in mezzo agli impegni e alle cose della vita che cascano nei giorni di tutte noi, abbiamo riflettuto sulla relazione che abbiamo con gli altri, con il nostro corpo, con la nostra famiglia, con Dio, che ha in mano il filo rosso che unisce tutte le cose e tutte le giornate dando loro un senso.
Un confronto tutto al femminile proposto dalla Diocesi di Faenza-Modigliana
Una settimana in cui ci siamo sorprese a parlare solo al femminile, a condividere una riflessione lanciata la mattina prima delle lodi senza paura di raccontarsi e di ascoltare i racconti delle altre per andare incontro alla propria vocazione o per lasciarsi trovare da essa. Così abbiamo scoperto strade che hanno preso donne che noi non conoscevamo: dalla decisione di sposare la Chiesa restando a vivere nel mondo alla convinzione di poter affrontare ogni cosa con la certezza di essere figli, fino alla scelta, rinnovata ogni giorno, di seguire una comunità di recupero per ridare vita a chi crede di averla persa.
La Samaritana: una donna che si si lascia stravolgere dall’incontro con Cristo
Ad accompagnarci in queste giornate è stata la Samaritana, una donna che si lascia stravolgere dall’incontro con Cristo e che ci insegna a cogliere il senso più profondo degli incontri che facciamo, sapendo riconoscere quali sono quelli che ci possono cambiare dando significato alla nostra vita, anche mettendo in crisi le nostre più profonde convinzioni. Ogni mattina una riflessione su questo incontro fatto di tanti momenti, di tanti fotogrammi che compongono un quadro in cui ognuna di noi ha un ruolo. Un quadro vivente che si muove, che va in cerca di una cosa sola, che desidera solo questo: amare ed essere amato. Così si compie il senso di ogni vita, ciò che ci è chiesto per poter essere felici: ama il prossimo tuo come te stessa.
Legame o legaccio?
Tutto passa, anche questa settimana è andata a perdersi in quello che ieri era il futuro che a volte tanto ci spaventa e che oggi è già presente. Resta il legame con noi stesse, con il nostro essere donne, con le nostre relazioni e le nostre paure, con i nostri bisogni e i nostri desideri. Con Dio.
E allora è vero che ogni legame può rischiare di diventare un legaccio se non è coltivato, ma è vero che c’è sempre un legame che cresce anche quando non lo coltiviamo più ed è quello con Dio; il suo è l’amore di un Padre per la propria figlia ed è un filo rosso che non ha fine. E se ogni figlia e ogni figlio accettano di tenere un pezzo di questo filo scopriranno che c’è una rete che li tiene uniti. Forse proprio questo è il legame: una rete con cui possiamo cogliere le cose più preziose della vita, ma solo se non la buchiamo.
Solo se ne abbiamo cura.
Letizia Di Deco