Come rendere le nostre comunità più accoglienti? Come proporre cammini formativi vicini alle esigenze concrete delle persone? Quali errori non vorremmo più commettere? Come avvicinare specialmente i giovani alla Chiesa? Sono solo alcuni dei temi affrontati lunedì 4 marzo nel corso di un incontro organizzato dall’équipe diocesana del cammino sinodale e coordinato da segretari e moderatori.
La serata, aperta a chiunque volesse offrire il proprio contributo, ha fatto seguito ai primi due anni di ascolto e ha rappresentato l’avvio di una nuova fase di lavoro in cui, attraverso il discernimento comunitario, viene chiesto ai gruppi di lavoro di indicare proposte concrete.
Quattro temi di confronto
I gruppi di lavoro, arrivati già con idee, proposte e condivisioni, si sono interrogati su quattro temi raccolti in un documento, reperibile anche sul sito diocesano.
Attenzione alle relazioni per una Chiesa inclusiva
Primo argomento di confronto è stato il tema della missione e della prossimità, con particolare attenzione alle relazioni, puntando su una Chiesa aperta e inclusiva. «Sinodalità – si legge nel documento – è andare a cercare le persone, prendere l’iniziativa e interessarsi a loro, vederle, incontrarle, ascoltarle».
Un linguaggio al passo con i tempi
Altro tema di discussione è stato quello del linguaggio e della liturgia. «Emerge il bisogno di rinnovare il linguaggio ecclesiale, utilizzare parole che tocchino il cuore e interpellino i bisogni più profondi dell’uomo di oggi» è stato ricordato nel corso della serata. I gruppi di lavoro si sono interrogati anche su come riscoprire la liturgia, valorizzarne la bellezza e colmare il divario con la vita, aggiornando forme e tempi. Linguaggio, orari, stili celebrativi, omelie devono essere più vicine alla vita di tutti i giorni, cercando di coinvolgere laici e famiglie.
Una formazione cristiana per ogni età
Terzo tema affrontato nel corso della serata è stato quello della formazione di cui i presenti hanno dichiarato di sentire profondamente il bisogno. Tra le proposte, puntare a una formazione alla vita cristiana a ogni età, superando il modello scolastico e l’infantilizzazione, valorizzando gli ambienti di vita (associazioni, movimenti, oratori, scuole, università). Altra proposta è stata quella di cambiare i percorsi di iniziazione cristiana con il coinvolgimento delle famiglie e di formare di più e meglio gli educatori.
Corresponsabilità: più spazio alle donne nella Chiesa
Ultimo argomento trattato quello della corresponsabilità con la riscoperta, ad esempio, del contributo femminile all’interno della Chiesa e una formazione permanente per i sacerdoti più attenta al piano umano, relazionale e spirituale condividendo il carico amministrativo con i laici. Le proposte emerse nel corso della serata, insieme ad altre che ancora si possono inviare entro il 15 marzo all’équipe sinodale diocesana (sinodo@diocesifaenza.it) e a quelle elaborate dal consiglio pastorale diocesano, verranno poi consegnate alla Presidenza del Cammino sinodale a Roma entro il 30 di aprile.
Barbara Fichera