Domenica scorsa ha fatto il suo ingresso come parroco a Santa Lucia delle Spianate di Faenza don Andrea Rigoni che succede a don Tarcisio Dalle Fabbriche. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso, che ha ringraziato don Tarcisio per il servizio svolto in questi anni. «Cari fratelli e sorelle, cari presbiteri, – ha detto il vescovo nell’omelia – l’olio di cui dobbiamo essere provvisti, come ci insegna il Vangelo proclamato oggi, non può essere sostituito da quello degli altri. C’è una responsabilità personale in cui nessuno può sostituirci. Ognuno di noi, deve sapere che non ci sarà qualche altro a vivere il nostro rapporto con Gesù, il nostro apporto personale alla costruzione della Chiesa e del mondo. Perché la fede possa essere professata dalla Chiesa che vive qui in Santa Lucia delle Spianate; perché chi verrà dopo di noi possa udire il consolante nome di Gesù e possa godere della sua dolce presenza, sarà necessario che vi siano battezzati, cresimati, uomini, donne, famiglie, associazioni capaci di annuncio e di dono; capaci, come le vergini sagge, di avere con sé l’olio necessario per far ardere la propria lampada. Cos’è l’olio necessario che fa ardere le nostre lampade e consente di entrare alla festa delle nozze con lo Sposo che è Cristo? È il dono dello Spirito santo».

L’importanza di essere comunità cristiana

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«Nella comunità cristiana – precisa il presule – si deve crescere tutti insieme, integrandosi. Pensare “faccio tutto io” e “non lascio spazio agli altri” impoverisce la vita di comunione delle nostre comunità ecclesiali. Non dimentichiamo mai che senza il Signore e senza la Chiesa, il nostro olio non basterà. Ecco la saggezza: siamo piccoli vasi d’olio che vanno aiutati dal Signore che viene. Solo accogliendoLo in noi possiamo grandi cose». «Una parrocchia senza Chiesa diocesana – ha ribadito – rischia di divenire spesso una mini-pro-loco. Una Chiesa diocesana senza articolazioni nel territorio e nell’unità pastorale diventa disincarnata, monca. Rischia di vivere per conto suo. Una presunta autosufficienza ci porta a perdere la fede e l’apertura a Dio. Nessuno viva con l’idea che “tanto ci penseranno gli altri”. Tocca a noi, a ciascuno di noi, secondo la propria vocazione. Il Signore benedica il tuo ministero di parroco, caro don Andrea. Santa Lucia, che è protettrice della vista, interceda presso Dio, perché doni a te e alla tua comunità di vedere i segni dei tempi».