A sfidarsi ai campionati nazionali di bandiera a Montagnana (Pd) c’erano tutti, eccezion fatta per la squadra campione e fondatrice: Faenza. Un’ingiustizia che non vuole essere fatta passare in silenzio.

Faenza estromessa dalla Fisb

«Purtroppo il direttivo Fisb, nei primi mesi del corrente anno, ha estromesso Faenza, socio fondatore, dalla Federazione stessa – spiega in una nota l’Amministrazione comunale -. Ciò sulla base di cavilli attinenti la natura giuridica del soggetto da sempre iscritto, peraltro senza che alcun cambiamento sia intervenuto rispetto all’anno precedente, in base ai quali è stata negato il rinnovo dell’iscrizione, senza dare trasparenza alcuna del proprio operato e senza alcuna condivisione di tale scelta nell’ambito dell’assemblea dei soci (come di regola previsto, in ossequio ai principi democratici, da tutti gli statuti associativi in relazione all’esclusione del socio)». Faenza non può partecipare poiché il direttivo ne ha impedito l’iscrizione e dunque la possibilità di partecipare ai campionati e di difendere il titolo. «Per completezza, si rende noto – prosegue la nota – che, in conseguenza di ciò i cinque rioni faentini, per il solo motivo del bene dei loro ragazzi e pur di non venire completamente estromessi da un mondo che hanno contribuito a creare 57 anni fa e di cui sono sempre stati protagonisti hanno deciso di re-iscriversi alla Fisb come singoli rioni, con disponibilità a scalare nuovamente le classifiche partendo dal basso. Un penoso sacrificio che tuttavia, alla luce delle determinazioni dell’attuale direttivo Fisb non altrimenti superabili, è apparso accettabile al fine di non sacrificare l’impegno di centinaia di ragazzi che hanno continuato ad allenarsi, sbandierare e suonare, e anche nella consapevolezza della loro riconosciuta competitività».

L’eliminazione a tavolino non giova all’immagine nè alla qualità della competizione

Purtroppo, nonostante le nuove richieste di iscrizione siano state presentate correttamente e contemporaneamente il 25 marzo 2023 da tutti e cinque i rioni faentini, la federazione è rimasta inattiva e non ha dato esito al procedimento, «benchè in data 25 maggio 2023 – si legge nella nota – sia scaduto il termine dei 60 giorni per la valutazione tecnico/storica, impedendo pertanto ogni tipo di partecipazione faentina alle attività e gare Fisb anno 2023. Tra l’altro il 27 agosto è ulteriormente scaduto il termine di 15 giorni dalla riunione di consiglio direttivo del 12 agosto 2023 in cui il Consiglio avrebbe dovuto pronunciarsi in merito alla richiesta di iscrizione dei gruppi faentini, associando così il mancato rispetto delle normali regole operative, statutarie e democratiche, a un assordante silenzio di oltre 5 mesi» Il tutto senza alcuna corretta motivazione giuridico-amministrativa, in spregio ai principi democratici che dovrebbero governare la vita associativa e senza attenzione e passione per quel mondo che si è ricevuto mandato a tutelare: non giova infatti né all’immagine, né alla qualità della competizione, né al prestigio dell’antica arte della bandiera, l’eliminazione ‘a tavolino’ di uno dei membri più titolati, che non avrebbe potuto che arricchire il confronto ed il valore della manifestazione avendo vinto le ultime 2 edizioni della Tenzone Aurea e detenendo il maggior numero di titoli conquistati».

Gabriele Garavini