Verrà inaugurata venerdì 1 settembre alle 18 al museo civico «San Rocco» di Fusignano la mostra personale di Vittorio D’Augusta «Ti verrà dietro la città. Omaggio a Konstantinos Kavafis», a cura di Claudio Spadoni.

Il titolo della mostra prende spunto da una poesia di Kavafis e si articola in alcune installazioni che, attraverso opere di pittura e vari materiali, evocano il tema, antico e attuale, delle migrazioni e dello spaesamento.

D’Augusta, nato a Fiume, sin da bambino conosce le contraddizioni delle terre di confine, i contrasti, le vicinanze, culminate con la dolorosa via dell’esodo che, come egli stesso scrive in un suo racconto di memorie istriane «non è un trasloco, ma una figura dell’animo, una separazione, e presuppone la perdita non solo dei propri luoghi, ma di qualcosa di se stessi. Con la pittura cerco di ritrovare la parte mancante, ciò che di me è rimasto nel mare del Quarnaro». L’esplorazione del passato alla ricerca degli indizi del suo sradicamento – luoghi, cose, volti, parole, ombre della propria infanzia – fa parte, appunto di questa necessità.

Negli spazi del San Rocco il lato autobiografico si dilata nella più generale percezione di ansie e inquietudini del nostro tempo e ogni lavoro impone una sintonia emozionale da parte di chi osserva; compare, inoltre, la sorpresa di un mosaico, qui inserito quasi fosse un oggetto trovato, che aggiunge suggestioni mediterranee: storie di antichi miti e nuove, attuali tragedie.

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile dal 1 settembre al 19 novembre il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. In occasione della festa patronale, dal 4 al 10 settembre la chiusura sarà posticipata alla 23.

Vittorio D’Augusta è nato a Fiume nel 1937 e risiede a Rimini dal 1948. Esordisce in campo artistico negli anni Sessanta, unendo all’interesse per la pittura l’impegno culturale e politico tipico di quell’epoca.

Nel decennio successivo approda ai movimenti europei della concettualità analitica. In questo ambito realizza installazioni ambientali, esponendo in importanti rassegne. Ha allestito personali in numerose città in Italia e all’estero. Dal 1979 ha insegnato presso l’Accademia di Belle arti di Ravenna, della quale è stato direttore per dieci anni.

La mostra è promossa dall’associazione Amici della Capit di Ravenna in collaborazione con il Comune di Fusignano, il sostegno di Regione Emilia-Romagna e la Bcc ravennate, forlivese e imolese, ed è compresa tra i progetti della Biennale del mosaico 2023 di Ravenna.