Atmosfera di respiro internazionale alla 55esima edizione di Vinitaly, che ha visto la partecipazione di 4.000 aziende espositrici da più di 30 nazioni, e un boom di presenze di buyer stranieri, con oltre 25mila operatori professionali esteri.
Risultati decisamente positivi per Caviro, che ha preso parte alla Fiera con diversi stand.
Simon Pietro Felice, direttore generale Gruppo Caviro commenta così la partecipazione alla fiera veronese: “Vinitaly è stata una preziosa occasione di confronto con il mercato nazionale e internazionale; abbiamo rincontrato molti partner da tutto il mondo, che sono tornati a partecipare numerosi alla kermesse, insieme ai principali player italiani.
Un’opportunità per presentare le migliori espressioni dei diversi territori, nelle sette regioni che Caviro rappresenta, intercettando i trend del momento, come le bollicine e i vini ottenuti da cantine e processi sostenibili.”
Al Pad. 5, infatti, il Gruppo cooperativo era presente con uno stand dedicato alle tipicità dei territori dei suoi soci, uniti sotto l’egida di Enoteca Caviro.
Il restyling di Vigneti Romio, la cui intera linea è stata rivisitata in chiave premium, continua a raccontare una storia ricca di identità e tradizioni, attraverso le xilografie che rappresentano archetipi della cultura romagnola.
Anche la linea Novebolle, omaggio alla storia di spumantizzazione romagnola, è stata oggetto di restyling: la bottiglia richiama ora, in maniera più evidente, quella del mondo spumanti, bollicine “tradizionali” in questo territorio.
Per il brand Feudo Apuliano il rinnovamento ha preso ispirazione dall’araldica, a rappresentare la nobiltà delle terre salentine di Primitivo e Negroamaro, attraverso il rinnovo grafico dello stemma delle etichette.
Omaggio alla storia e alla cultura del territorio anche per Fatascià, le cui etichette diventano un’esplosione di colore e calore, proprio delle maioliche siciliane.
A rappresentare la Toscana, il marchio Leonardo Da Vinci con il progetto di ricerca del Metodo Leonardo e Monnalisa: dallo stile contemporaneo, frutto di un intenso lavoro in vigna con i soci partner tra Toscana, Romagna e Abruzzo.
“Guardiamo al futuro” – conclude Simon Pietro Felice – “puntando all’innovazione e alla crescita internazionale, tenendo conto delle prospettive sfidanti dovute alla delicata congiuntura economica e all’inflazione.”
Vinitaly è stata anche un’occasione per festeggiare un compleanno davvero importante: i primi 40 anni di Tavernello.
“Era il 5 aprile 1983: nasceva Tavernello e fu subito un successo” commenta Benedetto Marescotti, direttore marketing Caviro., “5 milioni i brick venduti solo durante il primo anno di produzione, 100 milioni dopo vent’anni e, ancora oggi, risultati sempre in crescita. Tavernello è da quarant’anni sulla bocca di tutti. Oltre a essere il vino italiano più bevuto al mondo, è diventato un’icona che racconta la cultura italiana.”
Enorme l’affetto dei visitatori presso lo stand di Tavernello, multimediale e coinvolgente, dove il merchandising in limited edition “40 anni di Tavernello” è andato a ruba.
Nella cornice di Vinitaly, inoltre, si è tenuta la nona edizione dei Vini&Consumi Awards, che valorizza l’impegno delle cantine che si sono distinte nell’ideazione e realizzazione di attività di marketing e comunicazione nel corso dell’anno 2022.
Caviro si è aggiudicata due degli award in palio: miglior spot tv con “C’è tutto un mondo intorno. Tavernello” e miglior campagna stampa consumer con “Genius in vino” di Cantine Leonardo da Vinci.
Il prossimo importante appuntamento per il Gruppo Caviro è previsto il prossimo 17 maggio a Bologna, quando verrà presentata la quarta edizione del Bilancio di Sostenibilità.