Dopo un primo intervento nella primavera del 2022, domenica 19 marzo ventidue volontari hanno completato l’opera di bonifica di una discarica abusiva sui calanchi della Pideura, tra Faenza e Brisighella.
In poche ore, armati di guanti, corde e sacchi, la squadra ha rimosso dalle argille azzurre circa trenta sacchi di rifiuti non differenziabili, oltre 250 kg di rifiuti ingombranti (tra cui uno pneumatico di trattore), venticinque sacchi di vetro e cinque batterie per auto. In totale il peso dei rifiuti è stato stimato in almeno 700 kg.
![Una giornata di pulizia per bonificare dai rifiuti i calanchi della Pideura 1 Raccolta rifiuti sulla Piderua 19 marzo 2023 2](https://i0.wp.com/ilpiccolo.org/wp-content/uploads/2023/03/Raccolta-rifiuti-sulla-Piderua-19-marzo-2023-2.jpg?resize=494%2C657&ssl=1)
L’iniziativa, completamente autogestita, è stata organizzata in condivisione dalle guide di Romagna Sentieri e Zero-Zero MTB Tour e dalle associazioni «Il mondo che vorrei» e Gev – Guardie ecologiche volontarie di Faenza.
Tutti i rifiuti raccolti sono stati differenziati, accantonati a bordo strada e segnalati al gestore, che provvederà alla loro definitiva rimozione.
![Una giornata di pulizia per bonificare dai rifiuti i calanchi della Pideura 2 Raccolta rifiuti sulla Piderua 19 marzo 2023 3](https://i0.wp.com/ilpiccolo.org/wp-content/uploads/2023/03/Raccolta-rifiuti-sulla-Piderua-19-marzo-2023-3.jpg?resize=696%2C522&ssl=1)
![Una giornata di pulizia per bonificare dai rifiuti i calanchi della Pideura 3 Raccolta rifiuti sulla Piderua 19 marzo 2023 4](https://i0.wp.com/ilpiccolo.org/wp-content/uploads/2023/03/Raccolta-rifiuti-sulla-Piderua-19-marzo-2023-4.jpg?resize=696%2C522&ssl=1)
«Lo scorso anno, dopo la prima giornata di pulizia, sapevamo di non aver terminato il lavoro, per cui ci eravamo presi l’impegno di tornare – hanno dichiarato i volontari -.
L’aspetto positivo è che un lavoro sicuramente poco piacevole, in compagnia diventa divertente: l’idea di aver fatto qualcosa di utile per la collettività, e averlo fatto stando insieme, è sicuramente un risultato che ripaga ampiamente della fatica».
I rifiuti rimossi risalgono con ogni probabilità alla fine degli anni Settanta – inizio anni Ottanta, come potuto stimare dalle caratteristiche dei flaconi e di alcuni giocattoli ritrovati.
«Purtroppo questa discarica è stata scoperta troppo tardi, il degrado dei rifiuti stessi (vetri rotti, plastica frantumata, eccetera) e la vegetazione hanno reso molto complicata la raccolta – sottolineano i volontari -.
Attraverso un impegno collettivo di chi frequenta questi meravigliosi posti è comunque possibile scongiurare il ripetersi di simili circostanze: oltre a non gettare rifiuti, chiunque può portare con sé un sacchetto per raccogliere quello che purtroppo alcuni maleducati abbandonano. Basta davvero poco per prendersi cura di un luogo».