Prima che qualcuno di voi, leggendo nel titolo la parola “complici”, vada a pensare a chissà che, a met al mân avãti per dirvi che potete stare tranquilli. “Complici” lè na paröla gròsa, riferita di solito a persone che si mettono insieme e purtroppo fanno dal ròb ch’u s’ pò andê in galera, ma qui l’ho usata con tutt’altro significato. Il nonno e il nipote di cui vi parlerò, infatti, sono stati sì complici, ma in una bella avventura che si è concretizzata in un risultato straordinario, già messo in risalto da vari organi di informazione locali (fra questi anche il Piccolo nell’aprile del 2022) e nazionali. Cosa volete che vi dica, i protagonisti, e’ nón e l’anvôd, per me sono più che due conoscenti, anzi du amig, e trovarmeli in televisione alla fine del 2022, ospiti di quell’interessante trasmissione che è Geo, condotta dalla Sveva Sagramola, u m’ha fat avnì vója ‘d savê caicvël d’ pió di quel che hanno combinato insieme.

Ohi, sono riusciti a realizzare un capolavoro di libro, pubblicato nell’aprile del 2022 e che sta avendo un buon successo, con una bella serie di fotografie scattate ad alberi secolari nel pieno della notte. Azidémpar al ciàcar, mo non vi ho mica ancora detto chi siano i due complici. A rimig sóbit: Antonio Panzavolta (Tonino ‘d Ca d’Dì) l’è e’ nune˜ e Isacco Emiliani e’ su anvôd. Una sera, spinto dalla curiosità, li ho incontrati a ca d’ Tonino, lì in via Soldata, e me l’hanno spiegata bene la bella storia della loro complicità iniziata fin dall’infanzia di Isacco (lui è nato a Basiago nel 1991) e aumentata poi via via grazie alla condivisione di vari interessi e fra questi, in particolare, quello per la natura.

isacco emliani 2

Tonino negli anni in cui il nipote frequentava le Superiori (ha conseguito il diploma di grafico pubblicitario) gli ha regalato una macchina fotografica che lui ha usato per realizzare un progetto fotografico scolastico sull’ambiente naturale della campagna attorno a Ca d’Dì in primavera. Saranno proprio quella macchina fotografica e quel progetto a far scattare in Isacco la passione per la fotografia ambientale che lo porterà, con grande soddisfazione del nonno, a documentarsi e a specializzarsi sempre di più in quel settore. Considerato il suo crescente interesse per quel tipo di fotografia, sarà ancora il nonno a dargli l’input per una nuova avventura.

Nella sua molteplicità di interessi, Tonino ha in casa tanti, ma veramente tanti libri e fra questi ce n’è uno (edito da Vallecchi nel 1986) sugli ottanta alberi secolari più importanti dell’Emilia Romagna. Partirà proprio da questa pubblicazione l’idea di Isacco di andarli a fotografare di notte (causa il poco tempo libero a disposizione), in qualsiasi stagione, con o senza luna e, naturalmente, in compagnia del nonno. Nel 2015 iniziano a viaggiare su e giù per tutta la Romagna e a condividere le emozioni del buio delle notti, a volte da soli, altre scortati gentilmente dalle guardie forestali come è avvenuto nel Parco delle Foreste Casentinesi oppure raggiunti in tutta fretta da una pattuglia di carabinieri allertati da qualcuno insospettito per la loro presenza notturna in luoghi piuttosto insoliti.

C’è stato anche l’episodio di un signore che non gli ha permesso di scattare fotografie minacciando addirittura di sparargli. Un lavoro lungo, paziente che, nonostante il buio e qualche ovvia difficoltà dovuta a contrattempi o alla natura del territorio, è filato liscio per diversi anni. Finalmente nel 2020, durante il Covid, il libro intitolato LXXXI (Ottantuno), grazie al tanto interessante materiale fotografico raccolto, ha cominciato a prendere forma fino a essere poi pubblicato dalla casa editrice Nuts for Life, specializzata in libri d’arte, con l’introduzione della famosissima etologa e antropologa Jane Goodall. Forse vi starete chiedendo il perché del titolo in numeri romani, ma c’è una spiegazione: ottantuno sono gli anni di Tonino nel momento in cui il libro viene pubblicato e ottantuno sono le località dove Isacco ha dato il meglio di sé con i suoi scatti fotografici. In quei cinque numeri romani che stanno riscuotendo un grande successo in eventi nazionali e internazionali (a Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, a Torino presso la Galleria d’Italia, a New York e a Parigi) c’è tutta l’orgogliosa soddisfazione d’un nune˜ e d’un anvôd che vedono premiata la loro complicità. A Tonino e a Isacco vanno anche i nostri complimenti per il bel lavoro che hanno fatto e l’altrettanto bell’esempio che ci hanno dato.

Mario Gurioli