La vita è come un libro pieno di pagine bianche, che scriviamo giorno dopo giorno, pagina dopo pagina, con penne di colore diverso.
Bruna Nannini ha scritto, fino a oggi, 36.525 pagine, una al giorno, da quando il 12 dicembre 1922 nacque qui a Brisighella. Primogenita di Paolo e Silvia, sorella di Alide, Piero, Vittorio e Sebastiano, una famiglia come tante, che vive del lavoro nei campi della vallata del Lamone. Con la sua famiglia, cambia diversi poderi, passa da “Monte Visano” (Fognano) a Fontecchio (zona Calbane) fino a stabilirsi in una casa e relativi terreni ai piedi della chiesa di Rontana chiamata “il Cardinale”. Da un colle a un altro, là dove i terreni sono difficili e faticosi da lavorare e dove la produzione a volte è insufficiente anche per il sostentamento della famiglia.

La fatica non l’ha mai fermata o spaventata; fin da bambina si occupa di accudire gli animali da cortile, conigli e galline, poi, crescendo, mucche e maiali; non solo animali, anche i lavori nei campi come potare le viti, zappare l’orto e raccogliere le olive. Indelebile è l’immagine di Bruna inginocchiata sotto gli olivi, con il suo grembiule a fare da cesto, che raccoglie le olive cadute, per colpa del vento, a monito che i frutti della terra sono preziosi e non vanno sprecati.

Durante la seconda guerra mondiale, Bruna, poco più che ventenne, vive l’occupazione di alcuni soldati Tedeschi, che si stabiliscono presso “il Cardinale”. Questo momento di sventura e paura rappresenta anche la fortuna per la famiglia, perché tale situazione garantisce loro cibo quotidiano. Nel 1949, si sposa con Giuseppe, la sua vita continua alla casa de “il Cardinale”, allevando animali, coltivando il podere e occupandosi della casa; diventa mamma di Giuliano e il suo carattere forte e deciso fa di lei un’azdora, regina del focolare romagnolo e colonna portante della famiglia. Infatti, rimasta vedova dopo circa 20 anni dal matrimonio, non si avvilisce e insieme al figlio porta avanti quel lavoro faticoso nei campi a testa alta.

Oggi Bruna vive alla Residenza anziani di Fognano

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Bruna è un’azdora completa, non si dedica solo al lavoro dei campi o alla gestione degli animali. Ama la pasta fatta in casa, e trova sempre il tempo per impastare uova e farina e con il suo fidato mattarello tirare la sfoglia per tagliatelle, tortelli e cappelletti, ecc…, da mettere in tavola, una tavola su cui non manca mai un pezzo di pane con l’olio e un buon bicchiere di vino rosso. Le giornate, lunghe, in primavera e in estate non lasciavano tempo a molto altro oltre al lavoro, in inverno invece, si sedeva a lato del camino a filare la lana, per realizzare calzini ai ferri, indumenti per proteggersi dal freddo nei campi o per le fredde notti invernali. Bruna, oltre che madre di Giuliano, è anche zia, nonna di Ambra e Vanessa e bisnonna di Riccardo e Arianna. Nel 2016, all’età di 94 anni, lascia “il Cardinale”, per la Residenza anziani di Fognano, continuando, a 100 anni dalla nascita, a scrivere le pagine della sua vita.

Angela Esposito