Caro bollette, risparmio energetico e difficoltà economiche sono ormai parole che ricorrono nei giornali e che preannunciano una situazione complessa che nel prossimo inverno metterà alla prova non solo molte realtà aziendali ma anche molte famiglie. Chiediamo a Davide Agresti, assessore al Welfare del Comune, di fare il punto sulla situazione della nostra città.

Intervista a Davide Agresti, assessore al Welfare

Qual è la situazione attuale e quali sono le preoccupazioni principali dell’amministrazione comunale?

In coerenza con quanto accade a livello nazionale la preoccupazione è molto forte per il sostentamento del bilancio familiare. Fino ad ora l’ondata non è ancora arrivata, ma temiamo che con le prime bollette invernali i rincari che abbiamo già visto sul comparto aziendale si ripercuoteranno anche sulle famiglie. Abbiamo raccolto con la Commissione Tecnico Economica dei Servizi Sociali i dati degli ultimi sette mesi e comparandoli con quelli dei sette mesi corrispondenti del 2021 abbiamo notato che per il momento non c’è un grande scostamento, ma si prevede un aumento dei prezzi. Speriamo anche in aiuti a livello nazionale perché a livello locale sarà difficile far fronte a tutte le criticità.

Accanto all’aumento delle bollette e del costo dell’energia ci sarà presumibilmente anche una maggiore difficoltà nella gestione degli affitti. Temiamo un’emergenza abitativa? Quali sono le principali difficoltà?

La situazione non è semplice. C’è una saturazione della risposta pubblica residenziale popolare e sociale alla quale abbiamo fatto ricorso negli ultimi 18-20 mesi. Molta domanda e poca offerta a prezzi non bassi fanno sì che non sia semplice trovare un affitto per molte famiglie. Un’importante risposta a questa criticità è stata data dall’Asp con l’Housing Sociale e l’Housing First per la tutela del diritto alla casa. Dall’estate 2021 è forte la preoccupazione su questo tema, ma siamo riusciti ad assistere le situazioni di disagio abitativo anche grazie all’intervento di Acer e Asp ma anche del privato sociale e dei corpi intermedi tra cui la Caritas. Inoltre proprio dall’estate del 2021 esiste un tavolo di lavoro coordinato che agisce e risponde bene su questo tema. Di certo l’erosione del bilancio familiare futura creerà ulteriori difficoltà. È attivo dal 15 settembre il bonus affitti messo a disposizione con la Regione e sempre dalla Regione siamo in attesa di un’implementazione del progetto “Patto per la casa” con la finalità di calmierare il costo degli affitti per chi è in difficoltà economica.

Quali sono le principali difficoltà di chi si trova in una situazione di emergenza abitativa?

Principalmente ci sono poche case a disposizione: a fronte di una grande domanda abbiamo un’offerta ridotta. Inoltre è difficile entrare nel mercato privato e questo ci deve interrogare come comunità sulla nostra capacità di accoglienza. Molto spesso capita che famiglie numerose, famiglie straniere o persone che avrebbero una certa sostenibilità economica non riescono a trovare alloggio anche per caratteristiche del proprio nucleo familiare e questo rende ancor più complesso il problema.

Anche la pandemia aveva portato con sé numerose fragilità economiche e sociali. Quali sono le differenze con la situazione attuale?

Probabilmente la crisi energetica colpisce in modo più trasversale. Al netto del lockdown, durante la pandemia sapevamo che un segmento della società poteva essere più in difficoltà – parliamo di anziani, persone sole, adolescenti – e abbiamo concentrato gli sforzi in appoggio a queste fasce di popolazione. Adesso temo che la crisi energetica colpirà in modo più generale la nostra società. Ci saranno ripercussioni molto dirette un po’ su tutti: la nostra attenzione deve essere rivolta proprio a far sì che non si presenti un impoverimento che diventi sistematico ed ereditario. Dobbiamo arrivare a contesti familiari in cui ci sono più difficoltà economiche per far in modo che non diventino ostacolo all’offerta formativa dei più giovani. Occorre impedire che queste criticità economiche si cronicizzino diventando ereditarie.

Letizia di Deco