Alla Trattoria del Ponte Rosso sabato 2 aprile scorso è stato festeggiato il 100esimo compleanno di Olindo Mongardi. Il sindaco Massimo Isola l’ha omaggiato di una pergamena con gli auguri dell’Amministrazione comunale, circondato dall’affetto dei familiari (i figli Devio e Mariangela, 4 nipoti, 5 bisnipoti e altri 40 parenti tra cui la “sorellina” Maria di 94 anni).

Nato il 30 marzo 1922 a Imola nella frazione di Casola Canina, Olindo ha lavorato in campagna fino a quando, nel 1940 è stato chiamato prima al servizio di leva a Borello poi al fronte in Jugoslavia. «La mia fortuna – ha sempre detto – è che a me e al mio battaglione ci hanno messo di guardia a un fortino in cima a un monte per tre anni e non ci hanno mai attaccato e non abbiamo mai dovuto sparare un colpo». Nel 1943, insieme a molti del suo battaglione, ha disertato e da Trieste è riuscito a tornare a casa.

Nel frattempo la sua famiglia era stata presa per lavorare in mezzadria a Pieve Ponte essendo la loro una famiglia di sei fratelli e due sorelle. Si è sposato nel ‘53 con Luisa, nella chiesetta di Casale Faentino, mettendo su la famiglia che conta oggi.
Ha sempre fatto il contadino e negli ultimi suoi 10 anni lavorativi il macellaio. Da sottolineare poi la passione che ha avuto nel prendersi cura anche del suo orto a Faenza a due passi dal fiume Lamone.

È sempre stato una persona allegra e sociale, sempre a raccontare aneddoti e barzellette, a qualsiasi evento cittadino: il Palio del Niballo, le bandiere, Festa di San Lazzaro, Festa del torrone… lui c’era sempre, come fino a due anni fa era sempre ai circoli e al quartiere ad aiutare per la tombola e altro, mai con le mani in mano, forse questo il segreto della sua longevità.ù


Auguri tanti tanti OLINDO!