Prosegue il cammino sinodale in Diocesi. Lunedì 6 dicembre si è svolto il secondo incontro per moderatori e segretari.
Per accompagnare al meglio questo percorso, l’équipe diocesana ha redatto alcune domande-risposte (faq) pubblicate nella sezione apposita del sito della Diocesi (diocesifaenza.it). Una pagina aggiornata con tutte le informazioni utili per vivere con piena consapevolezza il cammino sinodale ed esserne protagonisti.
Domande-risposte dall’équipe
Cos’è il Sinodo?
Il Sinodo è un cammino insieme che coinvolge tutta la Chiesa su un tema particolare; il tema di questo Sinodo, che si celebrerà a Roma nell’ottobre 2023, è la sinodalità. Contemporaneamente iniziamo il cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia che proseguirà fino al 2025.
Cos’è la sinodalità?
La sinodalità esprime lo stile e la natura della Chiesa, il camminare insieme con Gesù (comunione) e con tutti i fratelli (partecipazione) per annunciarlo (missione). Le istituzioni e i processi ecclesiali manifestano già la natura sinodale della Chiesa, ma siamo chiamati a ravvivare questo cammino insieme, grazie a questo Sinodo particolare.
La sinodalità è democrazia?
No. La Chiesa non è democrazia, né oligarchia né monarchia. La Chiesa è sinodalità, ovvero integra “tutti” (ogni fedele), “alcuni” (i vescovi) e “uno” (il Papa). Tutti sono chiamati ad ascoltare la voce dello Spirito per elaborare gli orientamenti. La responsabilità delle decisioni, anch’essi in ascolto del Signore, è dei vescovi insieme al Papa.
Come si svolgerà il cammino sinodale nella nostra Diocesi?
Sono state formate coppie con un moderatore e un segretario; queste coppie riuniranno un piccolo gruppo sinodale (6-12 persone) con cui si incontreranno almeno tre volte. Seguendo uno schema – preparato dall’équipe diocesana – questi gruppi affronteranno il tema del Sinodo sintetizzato dalla ‘domanda fondamentale’.
Qual è la domanda fondamentale del Sinodo?
Oggi, come stiamo camminando con Gesù e con i fratelli per annunciarlo?
Per il domani, cosa lo Spirito sta chiedendo alla nostra Chiesa per crescere nel cammino con Gesù e con i fratelli per annunciarlo?
Quali sono i passi?
Stiamo vivendo la fase della narrazione; siamo chiamati ad ascoltare, a raccogliere le narrazioni delle persone sulla ‘domanda fondamentale’. Questa fase inizierà il 6 gennaio con il mandato del nostro vescovo: da questa data potranno iniziare gli incontri sinodali. Il termine di questa fase è domenica 3 aprile: oltre questa data le sintesi dei gruppi non saranno prese in considerazione nella sintesi diocesana.
Dobbiamo ascoltare solo le persone delle nostre parrocchie?
No. I gruppi sinodali devono coinvolgere il più possibile persone di ogni estrazione sociale culturale e confessionale. Abbiamo il compito di ascoltare tutti, non solo per persone vicine alla comunità ma anche le lontane.
Come possiamo coinvolgere le persone non credenti o lontane?
Attraverso la relazione personale. L’esperienza sinodale richiede e abilita capacità relazionale, capacità di ascoltare ed entrare in contatto con le persone. Già il coinvolgimento di più di 200 persone, fra moderatori e segretari (fra i quali ci sono anche persone non-credenti), persone che ci hanno “messo la faccia”, è il primo frutto di questo cammino.
Il Sinodo è una raccolta statistica per far emergere la maggioranza delle opinioni?
No. Questo cammino è un cammino spirituale che cerca di ascoltare cosa lo Spirito sta chiedendo alla Chiesa per annunciare e celebrare Gesù il Risorto. Il Sinodo non è un processo politico, non stiamo cercando la maggioranza; non è una raccolta statistica o un’indagine sociologica; non è una raccolta di opinioni personali o interessi particolari. È un cammino di ascolto dello Spirito, personale e comunitario, per riattivare in noi desiderio e azione per annunciare Gesù Cristo Risorto.
Dopo la fase di ascolto dei gruppi, cosa accadrà nelle parrocchie?
Di preciso non conosciamo ancora le tappe, comunque si aprirà un anno di discernimento (fase sapienziale) secondo le modalità che indicherà la Conferenza episcopale italiana.