Nelle giornate del 6 e 7 luglio la Questura di Ravenna ha predisposto mirati servizi di controllo del territorio e di contrasto all’immigrazione clandestina. Ecco l’esito.
Il bilancio dell’attività di controllo del territorio: 30enne denunciato a Faenza, durante un controllo presso la stazione ferroviaria
Nell’ambito delle attività di controllo del territorio, predisposte dalla Questura di Ravenna, lo scorso 6 luglio gli operatori del Commissariato di Faenza hanno rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria un trentenne cittadino tunisino (regolare sul territorio nazionale) che era stato precedentemente segnalato per aver serbato un comportamento molesto. All’atto del controllo dei poliziotti, quest’ultimo si mostrava aggressivo e non collaborativo. Visto l’atteggiamento serbato, l’uomo veniva denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
A Ravenna rintracciata una persona destinataria di un provvedimento definitivo di condanna alla pena di due anni e sei mesi per reati contro la persona
La Polizia di Ravenna ha invece rintracciato un cittadino ravennate destinatario di un provvedimento definitivo di condanna alla pena di due anni e sei mesi per reati contro la persona. La pena dovrà scontarsi mediante la detenzione domiciliare.
Il contrasto all’immigrazione clandestina
Gli agenti della Squadra Mobile, unitamente a personale della Polizia locale di Ravenna, hanno effettuato inoltre accertamenti in diverse aziende ed immobili privati presenti nel capoluogo, al fine di verificare eventuali violazioni del C.d. “decreto flussi“, dirette a favorire fenomeni di immigrazione clandestina.
Gli accertamenti su datori di lavoro, collaboratori e dichiarazioni di ospitalità da parte dei proprietari di unità abitative non hanno evidenziato irregolarità, salvo che per alcuni singoli casi le cui posizioni rimangono al vaglio degli inquirenti per ulteriori accertamenti.














