Filippo Tura e la sorella Francesca, infermiera, anni fa hanno frequentato il Treno della Grazia organizzato dall’Unitalsi, accompagnando “persone speciali” a Loreto. E sono stati tempi che ancora oggi vengono ricordati molto volentieri. Momenti di amicizie e di servizio gioioso a favore di chi vive importanti situazioni di difficoltà. Momenti che hanno dato senso alla vita nella relazione con gli altri. «A un certo punto – ci dice Filippo – mia sorella scoprì questa nuova realtà che si chiama Insieme a te, promossa dalla faentina Debora Donati e che prevede di offrire un periodo in spiaggia, magari facendo anche un bagno, a ‘gente speciale’. Si trattava di un’idea appena nata. Un’idea che aveva bisogno di aiuto. Sollecitato da mia sorella mi sono prestato molto volentieri».
Dal trasporto di materiali alla tesi
Filippo stava per iniziare la sua attività di contoterzista agricolo. Disponeva già di trattori e mezzi importanti, così l’aiuto per l’associazione ‘Insieme a te’ si concretizzò nel trasporto del materiale necessario ad allestire a Punta Marina una spiaggia proprio per disabili. «C’era da montare le strutture, e a fine periodo erano da smontare e le portavamo a Russi dove le alloggiavamo presso i capannoni del Mercatone non più funzionante. Momenti belli anche questi – dice Filippo – abbiamo vissuto l’inizio di questa realtà. Facevamo tutto, ma lavorando in campagna, ora l’estate è tempo di lavoro intenso che non mi lascia spazio per molto altro». Insieme a Te è una realtà che negli anni si è andata strutturando e oggi può vantare un luogo fisso offerto dal Comune di Ravenna a Punta Marina per portare avanti il proprio progetto di accoglienza di tutta la ‘gente speciale’ cui piace il mare. Sono stati momenti belli anche per la sorella Francesca che è ancora socia di Insieme a Te e sullo stabilimento di Punta Marina ha fatto studi finalizzati alla sua personale formazione infermieristica. A conclusione di due master ne è uscita una tesi sulle “cure palliative” e sul “case manager”. Ma anche Francesca ha dovuto allentare le sue frequenze con lo stabilimento per ragioni di famiglia, oltre che di lavoro. La piccola Matilde ha appena compiuto un anno e ha bisogno delle attenzioni di mamma che, nel frattempo, ha pure ripreso il suo lavoro di infermiera a Villa Agnesina. «Insieme a te manca anche a me – ci dice Francesca – ora collabora con l’Asl ed è sede di tirocinio per infermieri, e gli ospiti hanno di fronte percorsi sempre più strutturati».
Giulio Donati














