Maria Cristina Sintoni, ceramista ed esperta di araldica, ha realizzato in ceramica lo stemma di papa Leone XIV. Il 12 luglio scorso lo ha consegnato a don Antonio Pompili, parroco dell’arcibasilica papale del Santissimo Salvatore e dei santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (più nota come San Giovanni in Laterano).
Due gli stemmi ritirati da don Pompili: quello di papa Leone XIV e quello del cardinale Baldassarre Reina

Nell’occasione, don Pompili, ha fatto visita alla cattedrale di Faenza. Accompagnato dalla Sintoni, dove è stato accolto dal parroco don Paolo Bagnoli che lo ha guidato ovunque a “caccia di stemmi” custoditi nell’edificio, anche negli ambienti meno noti. Don Paolo ha presentato ogni opera e ogni spazio, offrendo racconti, particolari e aneddoti.
Don Pompili è anche l’autore, dopo lo stemma di papa Francesco, di quello di papa Leone XIV. Da un pò di anni è infatti succeduto in questa sua attività al cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo (deceduto nel 2017) autore di innumerevoli stemmi ecclesiastici tra i quali si annovera pure quello del nostro vescovo monsignor Mario Toso. Don Pompili ha quindi raccolto un’importante eredità che ora lo vede riconosciuto come il massimo esperto al mondo in fatto di araldica ecclesiastica. Egli è anche vice presidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano. Qui, Maria Cristina Sintoni (ceramista, che da sempre si occupa pure di araldica) lo affianca come moderatore nella sezione di Araldica del Forum dell’Istituto (www.iagi.info). Don Pompili oltre a ritirare lo stemma di papa Leone, ha ritirato anche lo stemma del cardinale Baldassarre Reina, vicario generale per la Diocesi di Roma, e arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano. Sempre in ceramica e opera della stessa autrice. Per le due ceramiche, una volta giunte in Vaticano, verranno avviate le procedure di consegna ai due titolari. Le due opere sono un nuovo capitolo dell’attività artistica faentina che porta lustro alla nostra città e alla sua tradizione artigianale nel campo della ceramica e dell’araldica ecclesiastica, con capacità di costante rinnovamento nel tempo, ai massimi livelli.
Giulio Donati














