A un anno dall’introduzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti nel comune di Marradi, il gruppo di opposizione Anima Marradi traccia un bilancio critico della situazione, definendola un “fallimento annunciato” e chiedendo l’uscita dal contratto con Hera.
Anima Marradi: “Sistema inefficace, Marradi paga un prezzo troppo alto”
A dodici mesi dall’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, introdotto dall’amministrazione guidata da Tommaso Triberti, il gruppo consiliare Anima Marradi denuncia un bilancio negativo sotto molteplici aspetti: decoro urbano, igiene pubblica, costi per i cittadini e immagine del paese.
«Il progetto si è rivelato fin da subito inadeguato alle specificità del nostro territorio – si legge nella nota diffusa dal gruppo – e appare più modellato sulle esigenze di Hera che su quelle di Marradi».
Pur riconoscendo che il nuovo sistema ha contribuito a far crescere la percentuale di raccolta differenziata, i rappresentanti di Anima Marradi sottolineano che questo risultato è stato ottenuto «a un prezzo altissimo, in termini di degrado urbano, disagi per i cittadini e assenza di efficacia concreta nel contrastare l’abbandono dei rifiuti».
Discariche a cielo aperto e strumenti di controllo assenti
Particolarmente critico il giudizio su come il Comune ha gestito l’aspetto del controllo e della prevenzione degli abbandoni.
«Nel centro storico come nelle periferie – spiegano – alcuni punti di raccolta si sono trasformati in vere e proprie discariche a cielo aperto. Le immagini di cumuli di rifiuti abbandonati da giorni feriscono e rappresentano un rischio per la salute pubblica».
Secondo Anima Marradi, da luglio 2023 viene chiesta l’installazione di fototrappole per individuare e sanzionare i responsabili dell’abbandono illecito, ma fino a pochi giorni fa non era ancora disponibile nemmeno una videocamera.
Turismo e immagine del paese: “Quale idea si vuole dare di Marradi?”
Tra i temi sollevati anche quello della promozione turistica: «Chi si proclama promotore del turismo dovrebbe riflettere sull’effetto di un paese invaso dai rifiuti. Che immagine vogliamo dare ai visitatori?».
A questo si aggiunge il tema economico. Secondo quanto dichiarato dal gruppo, i costi per i cittadini non sono diminuiti, come invece ci si sarebbe potuti aspettare in presenza di una raccolta differenziata in aumento.
«Per le imprese si prevede una riduzione del 4-5%, ottenuta però drenando risorse dal bilancio comunale. Una scelta che, di fatto, toglie fondi ad altri servizi essenziali, mentre in Consiglio Comunale si approvano le proposte senza un vero dibattito».
In arrivo una mozione per uscire da Hera
Il capogruppo Rudi Frassineti, a nome del direttivo di Anima Marradi, ha annunciato la presentazione in Consiglio Comunale di una mozione per uscire dal contratto con Hera, come già avvenuto in altri comuni insoddisfatti della gestione.
«Abbiamo chiesto per mesi correttivi e assunzione di responsabilità. Ora è il momento di un atto di coraggio, per il bene di Marradi e dei suoi cittadini».
Secondo il gruppo, la vera sfida sarà capire se l’amministrazione avrà il coraggio di cambiare rotta, oppure se prevarrà ancora una volta la logica dell’immobilismo e del silenzio, complice anche l’avvicinarsi delle elezioni regionali.














