Un tramonto spettacolare sul Monte Trebbio ha fatto da cornice alla giornata inaugurale del 4° Festival dei Sentieri Agrourbani, sabato 7 giugno, a Modigliana. Un evento dedicato alla riscoperta del paesaggio, della creatività e della relazione tra uomo e territorio, arricchito da incontri, arte e architettura.

Presentato l’Atlante narrato del Monte del Tesoro

La serata di sabato 7 giugno si è aperta presso la Pesa pubblica, dove si sono alternate atmosfere suggestive e conferenze stimolanti. È stato presentato l’Atlante narrato del Monte del Tesoro, una pubblicazione collettiva nata dal Workshop di disegno e illustrazione svoltosi tra marzo e aprile proprio su quel monte.

Il volume raccoglie elaborati creativi e osservazioni sul territorio, frutto dell’esperienza condivisa tra partecipanti, paesaggio e memoria, in un dialogo tra parola e immagine che diventa racconto del territorio.

A Santa Reparata tra mercatini, musica e convivialità

La seconda giornata, domenica 8 giugno, ha avuto come cuore pulsante Santa Reparata, uno dei luoghi più caratteristici del Comune di Modigliana. Escursioni guidate lungo i sentieri, mercatini, performance musicali e momenti di convivialità hanno animato la giornata, richiamando residenti e visitatori in un clima di partecipazione e condivisione.

Un servizio navetta gratuito ha collegato piazza Matteotti a Santa Reparata per tutta la giornata, dalle 8 alle 21, favorendo una mobilità sostenibile e accessibile.

Paper log house for hikers, un dono per il territorio

Lungo il crinale del Monte del Tesoro, una vera sorpresa ha accolto gli escursionisti: la “piccola architettura per esploratori” firmata dal celebre architetto Shigeru Ban, vincitore del Premio Pritzker per l’Architettura, realizzata in collaborazione con VAN Architects. L’opera, intitolata Paper log house for hikers, è stata donata al Comune di Modigliana come gesto di solidarietà per il territorio colpito dall’alluvione.

Si tratta di una struttura semplice e accogliente, progettata per essere un punto di sosta e contemplazione del paesaggio, realizzata interamente con materiali simbolici del lavoro di ricerca dell’architetto giapponese: cassette di plastica, sabbia, pilastri in cartone e legno.

A costruirla, con dedizione e spirito di servizio, sono stati gli studenti dell’Università di Bologna, che hanno trasformato l’intervento in un’esperienza educativa e comunitaria.

Il Festival dei Sentieri Agrourbani si conferma così un progetto culturale e territoriale capace di mettere in dialogo ambiente, arte, architettura e comunità, valorizzando i paesaggi e la memoria del territorio.