In occasione del voto sui referendum dell’8 e 9 giugno, Bagnacavallo ha programmato anche il voto per i Consigli di zona. Aperte dal 22 aprile, le candidature sono state raccolte fino al 20 maggio. E si arriva a questo voto dopo un percorso avviato lo scorso anno dalla nuova amministrazione comunale, che ha promosso pure una revisione complessiva del “Regolamento di partecipazione e consultazione popolare”. Grazie anche ai Consigli di zona uscenti, si è giunti alla modifica del Regolamento approvato dal Consiglio comunale il 1° aprile scorso. Obiettivo: rendere più agevole e inclusivo il funzionamento dei Consigli di zona, superando alcune rigidità precedenti. Quali i cambiamenti? Intanto una maggiore flessibilità nel numero dei componenti, variabili da tre a sette in tutte le zone. Per il futuro è stata introdotta la possibilità di affiancare nuove modalità di voto alla tradizionale forma della scheda cartacea, aprendo così la strada a future sperimentazioni. Altra importante novità la possibilità di candidarsi per cittadini non residenti, purché svolgano o abbiano svolto in zona un’attività prevalente di lavoro, studio o volontariato, oppure vi abbiano risieduto. Il numero dei componenti viene fissato in relazione al numero delle candidature presentate. Saranno eletti i più votati, ma in caso di parità di voti, la precedenza sarà data al candidato più giovane. Sette i Consigli di zona da rinnovare per una durata di 5 anni: Bagnacavallo, Boncellino, Glorie, Masiera, Traversara, Villa Prati e Villanova. Il Consiglio di Rossetta, frazione condivisa con il Comune di Fusignano, è già stato rinnovato in occasione delle consultazioni regionali del novembre 2024. Nei giorni scorsi sono state convocate assemblee della popolazione, dedicate alla presentazione delle modalità di voto e alla raccolta candidature. Possono votare ed essere eletti gli iscritti alle liste elettorali relative alle zone del Comune di Bagnacavallo, i ragazzi e le ragazze che abbiano compiuto 16 anni entro il giorno delle elezioni e i cittadini comunitari e stranieri residenti nel Comune, anch’essi dal 16° anno di età. Sono inoltre eleggibili cittadini non residenti che svolgono la propria attività prevalente di lavoro, studio o volontariato nella zona di riferimento o che qui abbiano risieduto o lavorato per almeno dieci anni.
Giulio Donati