Un cammino insieme, fatto di tanti volti e storie diverse, per accompagnare i giovani nella propria vocazione, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, presentiamo qui i componenti dell’équipe della Pastorale vocazionale della Diocesi, coordinata da Don Mattia Gallegati. Un’occasione per conoscerli e ascoltare le loro testimonianze.

Anna Franchino

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Anna Franchino, 24 anni, è educatrice in una comunità di minori stranieri non accompagnati, frequenta la parrocchia di San Marco ed è in pastorale vocazionale dal 2021. “La vocazione per me è una strada da seguire, che richiede tempo, spesso può essere incerta prima di essere compresa, è come una linea fatta di piccoli tratti, che man mano cambiano e si legano. Se dovessi associare una canzone a questo tema, sceglierei “A te la scelta” poiché siamo noi singoli individui a scegliere e a scoprire quale sarà la nostra strada e di conseguenza a costruirla nonostante l’incertezza, la paura e i dossi. In pastorale vocazionale ci sono entrata un po’ in punta di piedi dal momento che ne avevo sentito parlare poco. Impegnarmi in questa equipe lo vedo come il presentare momenti per aiutare a vivere la fede con esperienze diverse”.

Don Luca Ghirotti

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Don Luca Ghirotti, è in équipe da 12 anni. “La vocazione secondo me è la chiamata di Gesù a prendere parte alla sua festa, alla sua fiducia, alla sua speranza, al suo amore e alla sua missione. La risposta a questa chiamata avviene nella Chiesa e assume forme concrete come il matrimonio o l’ordinazione presbiterale. La chiamata di Gesù è proposta di unirsi al suo cammino, comprende la croce – il peso dell’amore e del perdono – e il prendere parte alla sua gloria. Il libro che mi viene in mente è “Far tutto, il più possibile” che racconta la vicenda di don Giovanni Fornasini rimasto fedele alle persone a lui affidate durante il passaggio del fronte, sulle colline bolognesi sopra a Marzabotto. Impegnarmi nella pastorale vocazionale per me significa spendermi nel dare la buona notizia che il Signore continua a chiamare i giovani all’unirsi al suo passaggio, alla sua festa, alla sua fiducia e alla sua missione”.

Silvia Capra

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Silvia Capra, 25 anni, è insegnante, frequenta la parrocchia Sant’Agostino ed è in pastorale da 3 anni. “Per me la vocazione è un essere chiamati, ma una chiamata che viene da dentro e che ti illumina e che ti fa capire che il cammino che stai percorrendo è quello giusto, la immagino come una fonte di calore rossa. E’ un essere pervasi da qualcosa che ci fa stare bene e che ci gratifica, dando un senso alla propria vita. Impegnarmi qui credo sia un servizio prezioso per la nostra diocesi, che aiuta l’altro a conoscersi nel profondo ma anche aprendosi a una Chiesa che accoglie. Se penso alla vocazione mi viene in mente il film “Patch Adams“. Impegnarmi nella pastorale vocazionale è per me un mettermi in gioco nei confronti della mia fede, trovando un ambiente fertile che possa darmi strumenti per migliorare e crescere”.

Sara Nannini

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Sara Nannini, 40 anni, è in pastorale vocazionale dal 2007, frequenta la parrocchia di Santa Maria Maddalena e lavora come impiegata in uno studio di commercialisti. “La vocazione per me è ascoltare il Signore, avere il coraggio di fare una scelta, non avere paura che sia per sempre; impegnarmi per la mia Chiesa locale, dedicare tempo ai giovani, perché possano fare scelte consapevoli che li portino a vivere una vita piena camminando accanto al Signore. Se penso alla vocazione mi viene in mente la canzone “L’essenziale” di Mengoni. Impegnarmi per la pastorale vocazionale per me è impegnarmi per la mia Chiesa locale, dedicare tempo ai giovani, perché possano fare scelte consapevoli che li portino a vivere una vita piena camminando accanto al Signore”.

Suor Maria Antonietta Lucchi

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Suor Maria Antonietta Lucchi, è suora francescana della Sacra famiglia in servizio a Brisighella ed è in pastorale vocazionale dal 2023. “La vocazione è prima di tutto un dono di Dio, una chiamata a uscire da sé stessi e a camminare dietro Lui. La vocazione è rispondere è rispondere a questa chiamata che ci porta a scoprire di essere pensati, voluti e amati da Lui ed accogliere la missione che ci affida. Impegnarmi in questo servizio significa avere a cuore il bene dei giovani, aiutarli a scoprire che c’è un Dio che li ama e che la ita è un grande dono da accogliere e condividere. La canzone che mi è venuta in mente legata a questo tema è “Danza la vita al ritmo dello Spirito“. Credo infatti che la vocazione sia cammino, movimento, gioia…è danzare la propria vita”.

Rachele Taroni

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Rachele Taroni, 25 anni, maestra della scuola primaria, è nell’équipe da 6 anni e frequenta la parrocchia di San Savino. “Per me la vocazione è una chiamata ad essere felici, una chiamata a trovare una strada, insieme al Signore, che ti permette di vivere una vita in pienezza. Un film che mi ricorda il tema della vocazione è “Il Signore degli anelli“. Frodo non aveva previsto quello che gli sarebbe accaduto, il compito di portare l’anello arriva come qualcosa di inaspettato, di non previsto, ma lui sceglie di accettare questo compito, di rispondere ad una chiamata. Per me, impegnarmi nella pastorale vocazionale della mia diocesi significa impegnarmi affinché si possano offrire ai giovani occasioni di preghiera, di confronto e dialogo in cui ciascuno possa sentirsi accompagnato”.

Anna Taroni

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Anna Taroni, 26 anni, è fisioterapista è in équipe da 6 anni e frequenta la parrocchia di San Savino. “La vocazione è una chiamata alla vita, alla fede, ad un progetto che Qualcuno che ci ama infinitamente ha pensato con e per ciascuno di noi. Una canzone che mi richiama alla vocazione è “Chiamati per nome“: la chiamata è personale, Dio ci conosce nel profondo, ci chiama per nome e ci chiede di prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro. Mi piace far parte di un’equipe, che si impegna a offrire ai giovani occasioni e momenti per sperimentare tutto questo e per accompagnarli nel loro percorso”.

Tiziano Borgognoni

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Tiziano Borgognoni, 27 anni, lavora come insegnante di sostegno alla scuola primaria è in pastorale vocazionale da ottobre 2024 e frequenta la parrocchia di Sant’Agostino. “Per me la parola vocazione è una parola misteriosa. Troppo facile racchiuderla dentro un concetto, chiede di essere cercata e seguita, così come Colui che chiama e promette il nostro compimento in quella chiamata. C’è un film in particolare che mi viene in mente pensando a questa parola ed è “Les Choristes – I ragazzi del coro”. Al centro della storia c’è un insegnante di musica, che impara a prendersi cura dei ragazzi a lui affidati, crescendo lui insieme con loro. Per me impegnarsi nella pastorale vocazionale significa questo: crescere con altre persone e aiutarsi nell’affinare la sensibilità dell’udito per cogliere i suoni e le parole, spesso inascoltate, che provengono dallo Spirito”.

Stefano Cassani

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Stefano Cassani, 23 anni, è della parrocchia di Santo Stefano a Cotignola ed è in pastorale vocazionale da 4 anni e mezzo. “Per me la vocazione è una chiamata silenziosa del Signore al suo servizio, che deve essere maturata. Per me impegnarmi in équipe è in primo luogo un modo per servire la Chiesa diocesana e in secondo luogo un modo per non chiudermi nella mia Parrocchia senza mettere “il naso fuori dalla porta” e vedere quanto è bella la Chiesa anche oltre ciò che già si conosce. La canzone che associo a questo tema è “Come un pittore” dei Modà perché mi fa pensare a come Dio con un “pennello” possa fare cose meravigliose nella vita delle persone”.

Arianna Soglia

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Arianna Soglia, 23 anni, è capo scout a Brisighella e studentessa di Letterature Moderne Comparate e Post-Coloniali. E’ in équipe da 3 anni. “Per me la vocazione è la direzione della tua vita, è l’impronta che lasci nei luoghi in cui vivi. Impegnarmi nella Pastorale Vocazionale per me è donare un po’ del mio tempo affinché i giovani come me possano fare esperienze che facciano sentire loro la presenza del Signore come amico e compagno di strada. Un libro che associo alla vocazione è il “Barone Rampante” di Italo Calvino”.

Don Marco Donati

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Don Marco Donati, parroco a San Savino e San Giuseppe. “La vocazione è quella parola che Dio comunica all’uomo, nelle trame della vita terrena, per invitarlo a vivere nel modo più intimo e più bello possibile la relazione con lui e con gli altri. A questo tema associo “Into the wild“. Impegnarmi nella pastorale vocazionale significa pregare per le vocazioni, da solo e come chiesa, perché i giovani non temano di rispondere al Signore, e creare occasioni perché nella relazione i giovani possano fare esperienza di Dio”.

Marco Caroli

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Marco Caroli è di Bagnacavallo. “La vocazione è quello che il Signore mi chiama a fare nel lavoro e nella vita per testimoniare la mia fede in Gesù Cristo e dove posso crescere nella fede, per “assomigliare” sempre più a Gesù. Un film che associo a questo tema è “Oceania“. Per me impegnarmi nella pastorale vocazionale significa capire come poter portare il Vangelo ai giovani della diocesi mentre io stesso imparo a conoscerlo sempre di più, perché i giovani, crescendo anche loro nella fede, arrivino a porsi domande sulla loro vocazione”.