Due nuovi progetti arricchiscono l’offerta del Giardino Veniero Lombardi, all’interno del Parco Punta degli Orti a Faenza: nuove attrezzature ludiche e un museo a cielo aperto sull’apicoltura e la biodiversità.

Nuove altalene e un camminamento donati dalla CMCF

Nel pomeriggio di venerdì 9 maggio, il Giardino Veniero Lombardi ha ospitato la presentazione ufficiale di due nuovi progetti realizzati per migliorare l’esperienza dei numerosi frequentatori di uno degli spazi verdi più amati di Faenza.

Il primo intervento riguarda la donazione di attrezzature ludiche da parte della CMCF (Cooperativa Muratori e Cementisti Faenza), che ha voluto festeggiare il proprio 75° anniversario facendo un dono alla comunità cittadina.

L’azienda ha installato due altalene e realizzato un camminamento in materiale inerte, integrato armoniosamente nel contesto naturale, per rendere più agevole l’accesso dei bambini.

«In occasione del 75° anniversario della nostra fondazione – ha dichiarato Davide Gentilini, vicepresidente di CMCF – abbiamo voluto fare un dono alla nostra città, scegliendo di investire nel futuro e quindi dedicando un nuovo spazio ai bambini, che hanno particolarmente risentito, tra la pandemia Covid e le alluvioni che hanno colpito duramente la città, delle difficoltà degli ultimi anni. L’amministrazione comunale ci ha dato la possibilità di installare le attrezzature nel Parco Punta degli Orti e di realizzare il percorso pedonale. Siamo lieti di consegnare queste nuove attrezzature alla cittadinanza».

Un museo a cielo aperto per conoscere api e biodiversità

Il secondo progetto presentato è un museo aperto dedicato all’apicoltura e alla valorizzazione della biodiversità del parco. Il progetto ha visto la partecipazione di diversi partner del territorio: Garden Bulzaga, realtà florovivaistica specializzata nella progettazione di spazi verdi; Beeing, azienda faentina esperta in sostenibilità ambientale e partner di Legambiente, nota per la produzione del sensore Antifurto Arnia; e la Cantina Vespignano, azienda agricola dedita alla produzione di vino da vitigni autoctoni.

Il museo all’aperto include l’esposizione di modelli di arnie e la creazione di aiuole con piante favorevoli agli insetti impollinatori. Le arnie installate, tutte vuote e senza insetti, hanno uno scopo esclusivamente didattico e comprendono: un’arnia B-BOX Beeing, dotata di pareti trasparenti e accesso facilitato per le api; un’arnia Dadant; una Top Bar, che consente alle api maggiore libertà nella costruzione dei favi; il tradizionale bugno villico in paglia; l’arnia Tonelli, dalla caratteristica forma a cuore; e un Bee Hotel, pensato come rifugio per gli insetti impollinatori solitari.

«Questo progetto – ha spiegato Roberto Pasi, dell’azienda Beeing – che nasce dalla collaborazione tra diversi partner e dall’impegno del Servizio Giardini del Comune di Faenza del Settore Lavori Pubblici dell’Unione della Romagna Faentina , ha l’intento di realizzare uno spazio dedicato alla conoscenza dell’apicoltura e all’importanza degli insetti impollinatori, valorizzando allo stesso tempo il patrimonio verde del Parco e offrendo alla cittadinanza un’opportunità didattica ed educativa unica».

I due interventi rappresentano un ulteriore passo nella valorizzazione del Parco Punta degli Orti, rendendolo ancora più inclusivo, educativo e attento alla sostenibilità ambientale.