Il Comune è entrato in possesso di una porzione del Dopolavoro Ferroviario. La decisione, resa ufficiale da una delibera di giunta dello scorso 6 maggio, è stata presa dall’Amministrazione comunale per dare una risposta alla necessità di spazi, manifestata da diverse associazioni del territorio.
Intervista all’assessore al Welfare, Davide Agresti
«Abbiamo deciso di intervenire – spiega Davide Agresti, assessore al Welfare – e dare un primo riscontro, seppur parziale, alle esigenze di alcune associazioni culturali giovanili. Con l’acquisizione di una parte dell’immobile del Dlf riusciamo a far fronte all’inagibilità delle ex scuole Cova, che non potranno più ospitare associazioni». Per rendere nuovamente fruibile il polo Cova servirebbero infatti 12 milioni di euro e, in mancanza di finanziamenti adeguati, l’amministrazione ha dovuto ragionare su un progetto alternativo. Ora, dunque tre piani del Dopolavoro Ferroviario, passati al Comune tramite locazione passiva, ospiteranno Aula 21, Fatti D’Arte e la Fototeca Manfrediana. «Le prime due associazioni avevano la propria sede presso le scuole Cova e avevano quindi assoluta necessità di un nuovo spazio, per portare avanti la propria programmazione culturale. La Fototeca invece è sempre stata ospitata nei locali del Dlf, ma abbiamo voluto formalizzare la situazione, dando maggiore stabilità a una realtà che ha un ruolo fondamentale nel preservare la memoria storica della città». Il contratto tra il Comune e il Dopolavoro Ferroviario è valido fino al 31 dicembre 2029 ed è rinnovabile. «Sarà l’amministrazione comunale, prosegue Agresti, a farsi carico del canone d’affitto, che sarebbe proibitivo da sostenere per le realtà associative». L’impegno della Giunta a sostenere le associazioni giovanili non si esaurisce però con questo progetto. «Stiamo ragionando, da tempo, insieme al Tavolo delle associazioni giovanili, su spazi pubblici da assegnare alle realtà associative faentine. Una prima svolta contiamo ci possa essere con il rinnovato Palazzo delle Esposizioni e siamo inoltre in trattativa con la proprietà, per entrare in possesso dell’immobile che ospitava, fino a qualche mese fa, l’Agenzia delle Entrate. Qui vorremmo costituire un polo interamente dedicato alle politiche giovanili».
Samuele Bondi














