Il pubblico cinese celebra la musica italiana e il talento di Raffaello Bellavista, baritono di origine lughese che vive tra Faenza e Brisighella, protagonista di un tour internazionale che esalta il patrimonio musicale e culturale del Bel Paese.

Un ponte culturale tra Italia e Cina attraverso la musica

Prosegue con entusiasmo e grandi consensi il tour cinese del baritono Raffaello Bellavista, intitolato “Belcanto – The greatest Italian treasure 美声唱法,意大利最伟大的宝藏”. Il progetto ha ricevuto standing ovation in ogni città toccata dal calendario di concerti, con un pubblico attento e partecipe che smentisce i pregiudizi di freddezza attribuiti al Paese del Dragone.

L’artista, attivo tra Faenza e Brisighella, è stato invitato il 1° maggio nella piazza gremita di Lianyungang, dove ha celebrato la Festa internazionale dei lavoratori con una performance molto apprezzata.

Al termine del concerto è stato ricevuto dalle autorità locali del “paese del Tao”, alle quali ha portato i saluti ufficiali di Romagna Iniziative, consorzio che riunisce le principali realtà imprenditoriali della Romagna.

Come dono di rappresentanza, Bellavista ha consegnato il dvd del film “Il Drago di Romagna” del regista Gerardo Lamattina, opera dedicata al gioco del mahjong, considerato una vera e propria tradizione romagnola.

Una scaletta musicale che unisce lirica, classica e tradizione cinese

Il concerto si articola in una prima parte solista, con Raffaello Bellavista al pianoforte a coda, impegnato in brani della tradizione classica. Segue la sezione lirica, che lo vede affiancato dal soprano polacco-ucraino Kseniia Oliinyk e accompagnato dalla Filarmonica della Franciacorta, una delle orchestre europee più apprezzate nel genere classico-crossover. L’ensemble di quaranta elementi è diretto dal maestro Edmondo Mosè Savio.

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Il programma si chiude con brani iconici come “’O sole mio” e “Nessun dorma” di Giacomo Puccini, eseguiti in duetto, che suscitano grande entusiasmo tra il pubblico. Il momento più emozionante arriva con il bis: i due cantanti interpretano due canzoni tradizionali cinesi in lingua mandarina, prima in versione pianistica, poi con il supporto dell’intera orchestra.

Moda, design e stampa internazionale a supporto del tour

Anche l’aspetto scenografico del tour ha attirato l’attenzione: gli abiti di scena di Bellavista e di Kseniia Oliinyk sono firmati dallo stilista Monsieur Matteo Sorbellini, direttore creativo dell’omonimo brand in ascesa, e dall’atelier Nimue di Mattia Marangoni, entrambi di Riccione. Le creazioni sartoriali sono state ammirate e fotografate in ogni città.

Il tour ha suscitato ampia eco sulla stampa locale cinese, con articoli pubblicati, tra gli altri, dal Taizhou Daily, e servizi televisivi. L’interesse mediatico ha raggiunto anche la stampa estera: un corrispondente americano intervisterà a breve l’artista per alcune testate statunitensi.