C’è tanto vino nei silos di Terre Cevico: lo stabilimento di Alfonsine (il più grande del gruppo) ne conta diversi e ognuno è capace di un milione di litri. Ma non tutto questo frutto delle vigne finirà in bottiglia o nei brick, il gruppo ha un’offerta diversificata e parte delle uve di Trebbiano sarà la base di cocktail pronti all’uso e lattine per bevande. Basti pensare che ci sono già 100mila fusti di Spritz, da 20 litri l’uno, pronti per i locali della riviera. La settimana scorsa il gruppo cooperativo ha festeggiato ad Alfonsine con 650 persone, in gran parte soci conferitori (sono 960 in tutto) con una cena curata dai pescatori di Cesenatico. L’evento è stato aperto alla stampa, per mostrare a tutti quanto sia versatile il vitigno Trebbiano. La stragrande maggioranza delle uve conferite in cooperativa, infatti, viene proprio dal celebre vitigno, che conta in regione 16mila ettari coltivati (3200 dei quali da Cevico). «Una varietà di frutta sta sul mercato cinque anni poi è superata. Questo vino è sul mercato da più di 70 anni – ha sottolineato il presidente di Terre Cevico Franco Donati -. Ma il modo di consumare il vino sta cambiando e le nuove generazioni bevono in modo diverso, con bibite low alcohol o zero alcohol. C’è un approccio al vino diverso e un aumento degli aperitivi a scapito delle cene, lasciando le bottiglie “importanti” per il consumo in casa». Per questo Cevico, produttore leader nel settore delle bollicine con oltre 12 milioni di bottiglie prodotte nell’ultimo anno, ha puntato molto sui cocktail pronti. Nel settore mixology (Spritz, Bellini, Negroni, Hugo) il Trebbiano rappresenta la base per 16 referenze a rotazione stabile per un equivalente di 1,6 milioni di bottiglie da 0,75 litri.
«Si tratta di un mercato globale da 2,6 miliardi di dollari, con una crescita annua del 10 per cento e proiezioni a 7 miliardi nel 2035 – ha spiegato il direttore generale Paolo Galassi – nel quale Terre Cevico vuole avere un ruolo importante per continuare il proprio percorso di consolidamento e crescita sui mercati».
Il gruppo, presente in 90 paesi del mondo, ha un fatturato consolidato di 206 milioni di euro, con un utile netto di 1,6 milioni, plusvalore per soci a 8,2 milioni e patrimonio netto di 79,3 milioni.
Michelangelo Bucci