Con una lettera recapitata oggi ai Consiglieri comunali, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca e l’assessore alla Cultura Camillo Acerbi annunciano la candidatura di Forlì e Cesena a Capitale italiana della cultura 2028. Venerdì (11 aprile) la firma del protocollo d’intesa a Forlì.
“A distanza di poco più di un mese dal Consiglio comunale del 20 febbraio – scrivono gli amministratori – nel quale è stata approvata la mozione depositata il 22 gennaio dal gruppo consiliare Cesena 2024 relativa alla candidatura di Cesena al titolo di Capitale italiana della Cultura 2028, siamo ad aggiornarvi sull’attività svolta in questo periodo e, soprattutto, sull’esito finale di tale attività”.
“Come ricorderete la mozione originaria è stata emendata in sede di Consiglio, per tenere conto della sopraggiunta volontà di candidarsi al medesimo titolo anche da parte del Comune di Forlì, annunciata dal Sindaco Zattini l’11 febbraio.
In particolare – continua la missiva – il testo emendato impegnava la Giunta ad adoperarsi nel senso di una candidatura congiunta fra Cesena e Forlì, alla luce del fatto che una corsa contrapposta delle due città co-capoluogo, distanti appena 20 km, avrebbe indebolito le possibilità di entrambe. Al contrario, una partecipazione unitaria avrebbe permesso non soltanto delle rilevanti economie di scala, ma avrebbe soprattutto rafforzato la nostra proposta di territorio rispetto a quelle di altre città d’Italia”.
“Si pensi agli investimenti in termini di risorse economiche e di personale necessari per la predisposizione del dossier di progetto, o alle indispensabili attività di costruzione di una rete di sostegno con la Regione e gli altri capoluoghi romagnoli, così come con aziende e sponsor locali – scrivono ancora gli amministratori -.
Si pensi, soprattutto, al livello di eccellenza che si raggiungerebbe con la somma di due patrimoni in buona parte complementari: Forlì con le sue grandi mostre d’arte ai Musei di San Domenico, Cesena con la sua Biblioteca Malatestiana sito Unesco; Forlì con il suo innovativo auditorium per la grande musica, Cesena con il suo celebre teatro all’italiana “Alessandro Bonci”; Forlì con il suo patrimonio architettonico del Razionalismo, Cesena con la sua piazza del Popolo rinascimentale; Forlì con la sua icona della Madonna del Fuoco, Cesena con la sua millenaria abbazia del Monte e relativa collezione di ex voto…“
“Non solo: il superamento di due candidature cittadine a favore di una partecipazione unitaria permetterebbe anche di coinvolgere a pieno titolo nel progetto l’intero territorio provinciale, composto da tanti altri Comuni pure essi colpiti dall’alluvione, e pure essi portatori di eccellenze culturali: si pensi – in ordine di popolazione – al porto-canale leonardesco di Cesenatico, al Festival della fotografia di Savignano sul Rubicone, alla storia della gastronomia di Pellegrino Artusi a Forlimpopoli, a Casa Pascoli a San Mauro patria del poeta, al Museo Interreligioso nella rocca di Bertinoro, agli storici laboratori di stampa a ruggine a Gambettola, passando per il museo archeologico della plautina Sarsina e i luoghi termali di Castrocaro e Bagno di Romagna, via via fino ai centri più piccoli, con poche centinaia di abitanti: Portico San Benedetto patria della Beatrice dantesca, Premilcuore porta di accesso al Parco nazionale delle foreste casentinesi. Ogni Comune può dare un suo contributo, e ha diritto a riceverne!”
“In questo senso abbiamo lavorato, trovando una pari sintonia anche da parte del Comune di Forlì – annunciano quindi il sindaco Lattuca e l’assessore Acerbi -. Abbiamo infatti condiviso che la felice coincidenza per cui le due amministrazioni comunali – all’insaputa l’una dell’altra – avessero intrapreso lo stesso percorso, ben lungi dal dare vita a una competizione di campanile, dovesse essere vista come un’opportunità per entrambe”.
“Anche riguardo alla limitazione del bando ministeriale che, sebbene permetta la partecipazione di più Comuni associati in Unione, non contempla al momento la possibilità di co-firma della domanda da parte di Comuni non associati, abbiamo convenuto che non sia importante chi presenta la domanda, quanto piuttosto quale sia il contenuto del progetto. Un progetto, come detto, che deve trattare le due “città sorelle” – come definite dal Sindaco Zattini – come co-capofila, con pari dignità a livello tanto di risorse quanto di visibilità.
Siamo quindi oggi nelle condizioni di annunciarvi con gioia che, stante il percorso fatto in questo mese, la candidatura di Forlì e Cesena, affiancate dal relativo territorio, a Capitale italiana della Cultura 2028 è una realtà!“
“Al bando ministeriale pubblicato proprio nella giornata odierna risponderemo dunque insieme, con una manifestazione di interesse (da inviarsi entro il 3 luglio) che sarà presentata dal Comune di Forlì, il più popoloso del territorio, anche a nome di Cesena, e con un dossier progettuale che le due città capofila costruiranno anch’esso insieme, nei mesi a venire, sulla base dei principi di pari dignità e di valorizzazione delle mutue eccellenze sopra ricordate”.
“Per la realizzazione di questo futuro, impegnativo percorso – concludono – le due città hanno predisposto un Protocollo d’intesa che verrà siglato venerdì mattina, nella sede dell’Amministrazione Provinciale, a margine della conferenza stampa con la quale verrà dato l’annuncio pubblico dell’accordo raggiunto.
Siamo certi che questo felice esito potrà portare un grande beneficio a tutto il nostro territorio, e ci impegneremo a portare avanti anche i passi successivi con la stessa logica di condivisione e di superamento delle logiche di campanile che questa prima fase ha dimostrato essere vincente”.