Al via il recupero della chiesa di Lutirano dopo il terremoto del settembre 2023, grazie a un forte sostegno da parte della Diocesi di Faenza-Modigliana. L’8 gennaio scorso si sono state effettuate le operazioni di rilievo geometrico e fotografico nella chiesa parrocchiale di San Pietro in Lutirano, a cui seguirà la restituzione e la redazione degli elaborati grafici della chiesa e della sagrestia. Il materiale prodotto verrà allegato alle richieste per ottenere le autorizzazioni necessarie a procedere ai lavori di restauro in particolare della volta del presbiterio, dagli enti preposti, quali Soprintendenza ai Beni culturali di Firenze e Sportello Unico per l’edilizia del Comune di Marradi. Nelle prossime settimane verranno montati dei pannelli per separare il presbiterio dall’aula e restituire così l’agibilità a quest’ultima e permettere lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche.

Il 9 gennaio la ditta edile Fratelli Billi di Marradi ha provveduto al montaggio dei pannelli posticci, per separare e mettere in sicurezza la zona danneggiata del presbiterio dalla sottostante aula liturgica o navata e restituire così l’agibilità a quest’ultima parte della chiesa e permettere quindi lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche, quale prima fase dei lavori.

A partire da Pasqua 2025 si conta di tornare a svolgere le celebrazioni in chiesa

Durante il periodo invernale in corso la celebrazione della messa festiva continuerà abitualmente, salvo imprevisti o necessità varie, presso la chiesa parrocchiale provvisoria, per ottimizzare le spese di riscaldamento, ma a partire dalla prossima Pasqua e per tutto il periodo estivo sarà senz’altro possibile utilizzare la chiesa parrocchiale resa nuovamente agibile.

WhatsApp Image 2025 01 10 at 12.02.52

La diocesi sosterrà per la chiesa di Lutirano, facendosi carico dell’intero importo necessario per il restauro e il consolidamento è di 80mila euro, mentre è di 30mila per la chiesa succursale di Abeto, per il solo consolidamento esterno della facciata, senza recupero della agibilità. Rimane al momento fuori dal finanziamento l’altra chiesa succursale di Badia della Valle per la quale sono necessari 120mila euro e si spera quindi in finanziamenti pubblici e privati.

“Siamo davvero riconoscenti alla comunità diocesana – commentano i parrocchiani – che, per espressa volontà del vescovo Mario e grazie all’interessamento dell’amministratore parrocchiale, ci consente di tornare a fruire dell’edificio liturgico. Siamo chiamati a tenere nel dovuto onore la nostra chiesa parrocchiale e a considerarla segno di quella chiesa spirituale alla cui edificazione e sviluppo siamo chiamati dalla nostra professione cristiana”.