Il falò natalizio ha illuminato piazza Matteotti a Modigliana, diventando un’occasione di festa e solidarietà. La legna utilizzata, recuperata dalle alluvioni del 2023 e del 2024, è stata un forte segno di rinascita per la comunità. La sera della Vigilia di Natale, in piazza Matteotti è stato acceso il tradizionale Zòc ed Nadèl, il grande falò natalizio che ogni anno accompagna la comunità fino all’Epifania. Quest’anno, il fuoco ha assunto un significato ancora più profondo: per alimentarlo sono stati utilizzati i tronchi recuperati dalle piene delle alluvioni che hanno colpito il territorio nel maggio 2023 e nel settembre 2024. Il falò è rimasto acceso giorno e notte, dal 24 dicembre al 6 gennaio, grazie al lavoro costante dei volontari della Pro Loco di Modigliana, che hanno collaborato con associazioni locali come gli Alpini e la Protezione Civile. Attorno al fuoco, la piazza si è animata con eventi, musica e convivialità: un’occasione per ritrovarsi, scambiarsi gli auguri e cucinare insieme sulla griglia. Domenica 5 gennaio, l’ultima serata del Zòc ed Nadèl ha chiuso un’edizione molto partecipata. Per giorni, gruppi e associazioni locali si sono alternati per animare gli eventi in piazza, coinvolgendo anche le diverse leve del paese. L’atmosfera festosa ha accolto numerosi cittadini e visitatori, confermando il grande successo di questa tradizione.

L’appello del sindaco Dardi

Durante le celebrazioni, il sindaco Jader Dardi è stato spesso presente in piazza, sottolineando l’importanza del falò come simbolo di speranza e rinascita. Con la nomina imminente del nuovo Commissario per la Ricostruzione, il primo cittadino ha colto l’occasione per lanciare un appello: «Non lasciateci soli, i fondi per affrontare le innumerevoli frane e i danni provocati dalle alluvioni tardano ad arrivare. È fondamentale che le istituzioni sostengano il nostro territorio». Il Zòc ed Nadèl 2024 non è stato solo un momento di festa, ma un segno tangibile della resilienza della comunità modiglianese, che si stringe attorno alle proprie tradizioni per affrontare le difficoltà con coraggio e unità.

Roberta Tomba