La violenza nella Striscia di Gaza continua a mietere vittime, con i bambini al centro di una tragedia umanitaria sempre più grave. L’Unicef lancia un allarme: la situazione è fuori controllo.
Uccisioni di bambini nei primi giorni del 2025
Nei primi sette giorni del 2025, almeno 74 bambini sono stati uccisi nella Striscia di Gaza a causa della violenza incessante.
Secondo quanto riportato, le morti si sono verificate in attacchi su larga scala, compresi raid notturni a Gaza City, Khan Younis e Al Mawasi, un’area dichiarata unilateralmente “zona sicura”. L’episodio più recente, avvenuto ieri, ha visto la morte di cinque bambini ad Al Mawasi.
L’Unicef ha denunciato con forza questi eventi, sottolineando come l’assenza di rifugi sicuri e il rigido clima invernale rappresentino un pericolo costante per i più piccoli.
Bambini senza riparo e a rischio ipotermia
Oltre 1 milione di bambini vive in tende di fortuna a causa degli sfollamenti avvenuti negli ultimi 15 mesi. La mancanza di ripari adeguati espone i piccoli a rischi estremi, aggravati dal freddo invernale.
Dall’inizio della crisi, almeno otto neonati sono morti per ipotermia, una condizione mortale per i più piccoli, incapaci di regolare la propria temperatura corporea.
Collasso dell’assistenza sanitaria
La distruzione delle infrastrutture civili e sanitarie ha ulteriormente complicato la situazione. Gli ospedali funzionanti sono ormai pochissimi e sovraccarichi. In particolare, l’ospedale di Kamal Adwan, l’unico con un’unità pediatrica nel nord di Gaza, non è più operativo dopo un raid alla fine di dicembre.
Questa situazione drammatica lascia molte famiglie senza accesso ai servizi medici di base, esponendole a malattie e a una crescente mortalità infantile.
L’appello dell’Unicef per un cessate il fuoco
“Per i bambini di Gaza, il nuovo anno ha portato più morte e sofferenza a causa di attacchi, deprivazione e la crescente esposizione al freddo”, ha dichiarato Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef. L’organizzazione ha chiesto con forza alle parti in conflitto di rispettare il diritto umanitario internazionale, che include:
- La cessazione degli attacchi contro civili e infrastrutture civili;
- La protezione degli operatori umanitari;
- L’accesso umanitario sicuro e senza ostacoli per i soccorsi.
Un cessate il fuoco è ormai necessario e urgente per fermare una catastrofe umanitaria che continua a colpire soprattutto i più vulnerabili: i bambini (Agensir).