Il cambiamento climatico non aspetta e obbliga le città ad adeguarsi. Succede anche a Faenza, dove l’amministrazione comunale ha avviato dal luglio scorso il progetto “Natured – Nature-bAsed soluTions for a jUst Resilience in thEAdriatic-Ionian cities”. L’iniziativa, di cui l’Unione della Romagna Faentina è capofila “punta a costruire una base comune di conoscenze e a progettare azioni locali condivise da comunità scientifica e cittadini” spiega Luca Ortolani, assessore assessore all’Urbanistica, Ambiente e Mobilità di Faenza. Il progetto Natured, cofinanziato dal Programma Europeo Interreg IPA-Adrion, ha una durata di 30 mesi (si concluderà infatti nel 2026) e vede la partecipazione di 12 partner e 3 associati tra municipalità, enti pubblici, agenzie regionali, Università e istituti di ricerca, provenienti da Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia del Nord. “Le alluvioni, come abbiamo visto – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Luca Ortolani -, ci mostrano l’estremizzazione di un clima che consideravamo temperato”. Due, in particolare, i problemi che interessano il nostro territorio: la gestione dell’acqua e il caldo estremo. Anche nella nostra città si formano infatti le cosiddette ‘isole di calore‘, aree dove il caldo in estate può superare anche di 10°C le temperature alla media cittadina. Mancano ancora i dati definitivi, ma è chiaro che a soffrire di più sono piazzali e parcheggi assolati, specie in centro storico. “Fino a qualche anno fa ci si concentrava solo sugli edifici, ma oggi diventa fondamentale rigenerare gli spazi pubblici – precisa Ortolani – ampliando le aree verdi ad esempio, fondamentali non solo per le ombreggiature ma anche per l’assorbimento dell’acqua”. Faenza, insomma è destinata a cambiare volto nel giro di qualche anno, nel frattempo si studia e ci si confronta con paesi europei che hanno gli stessi nostri problemi.
Prossimi incontri il 5 e 6 dicembre
Il comune manfredo ospiterà il 5 e il 6 dicembre il primo incontro in presenza, nonché il terzo workshop transnazionale dal titolo “Challenges and opportunities for nature-based solutions planning and implementation”, riservato ai 12 partner del progetto provenienti dall’area Adriatico-Ionica. A seguire, avrà luogo il seminario locale “Dal Progetto Europeo Nature alla scala locale. Spunti per la progettazione di “Natured Based Solution” per l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina” rivolto a funzionari e amministratori pubblici, professionisti, membri di comitati cittadini, associazioni e organizzazioni, impegnati nella protezione ambientale e interessati a comprendere le interazioni fra clima e città nel nostro territorio, con particolare riferimento alle inondazioni e alle isole di calore urbane, e conoscere le possibili soluzioni nature-based (NbS) applicabili. L’incontro si terrà venerdì 6 dicembre alle 15 alla Sala Dante della Biblioteca Comunale di Faenza ed è il primo di una serie di seminari che si terranno nei prossimi mesi. Chi volesse partecipare, può iscirversi tramite il modulo di registrazione online disponibile al link: https://forms.office.com/e/RcSjYP1QwK
Per maggiori informazioni sul progetto, scrivere a: progettieuropei@romagnafaentina.it
Barbara Fichera