La bellezza della natura e l’unicità del paesaggio diventano protagoniste al Museo Diocesano di Faenza con la mostra dedicata a Paola Babini ed Enrico Versari, due artisti capaci di esplorare, attraverso linguaggi differenti, le emozioni che il paesaggio e la natura sanno evocare.

Visioni oniriche e paesaggi carichi di memoria

Inaugura sabato 7 dicembre, alle ore 17, “Indelebili tracce“, l’ultima mostra dell’anno del Museo Diocesano di Faenza dedicata all’arte di Paola Babini ed Enrico Versari.

Visionari sguardi sul paesaggio e sulla bellezza della natura si apriranno all’interno delle due sale del Palazzo vescovile, riaperte nella primavera del 2024 e dedicate all’arte contemporanea. 

indelebili tracce FB

Leggere e impalpabili come immagini sull’acqua, fugaci e come sospese nel riflesso di un vetro, le opere di Paola Babini offrono visioni profonde e oniriche.

Dai suoi quadri emergono quiete stratificazioni di tempi e di luoghi in cui le architetture dell’uomo si fondono e confondono con quelle della natura, per dare vita a inediti paesaggi. In questo continuo richiamo di sovrapposizioni le immagini, talvolta, si sdoppiano o si dissolvono, mai si ricompongono, perché nel sogno non tutto appare nitido e chiaro. 

Le opere di Enrico Versari, al contrario, nascono da uno sguardo attento e carico di affetto per l’appennino. Sgorgano nel silenzio di una pittura vivace di colori, dove la pennellata si fa memoria dello scorrere del tempo e del passaggio delle stagioni. 

I due artisti in mostra

Paola Babini inizia negli anni ’80 un’intensa attività espositiva ed un percorso artistico, che mantenendo salde le radici nella pittura, si sviluppa verso sistemi linguistici variegati e diversi, realizzando soprattutto installazioni dove, dal suggerimento fotografico del quotidiano, si scatenano nuove proiezioni in un infinito ripetersi di moduli e ombre.

Per alcuni anni si dedica alla scultura utilizzando scarti industriali di ferro ottenuti dal taglio al laser, rigenerando forme circolari (spirali) ripetute e moltiplicate in maniera seriale.

Dal 1° gennaio 2023 ricopre il ruolo di direttrice dell’Accademia Statale di Belle Arti di Ravenna.

Da giugno 2019, per il triennio 2019/2022, è membro del Consiglio Accademico dell’Accademia di Belle arti di Bologna, incarico riconfermato anche per il triennio 2022/2025.

Ricopre, inoltre, le cariche di vicepresidente del CDA del Museo d’Arte della Città di Ravenna, incarico assegnatole dal Comune di Ravenna, e di rappresentante, individuato dal MUR, per il CDA dell’ISIA di Faenza.

Enrico Versari è un artista eclettico nato a Faenza nel 1975. Dopo gli studi superiori e le prime esperienze artistiche, si iscrive all’International School of Design di Modena, diplomandosi con un progetto che vincerà il primo premio al Concorso Internazionale Cosmopak di Bologna nel 1996.

Nel 1998 si iscrive alla Facoltà di Filosofia a Firenze, laureandosi in Estetica nel 2003 con il Filosofo Sergio Givone, discutendo una tesi che analizza i rapporti tra disegno industriale e avanguardie artistiche.

Parallelamente approfondisce lo studio del disegno e la storia dell’arte. La sua prima mostra risale al 1999 e da allora ha prosegue il suo percorso nell’arte contemporanea costellato da successi e riconoscimenti.

Collabora con riviste e gallerie d’arte. Da diciassette anni insegna all’ISIA di Faenza Teoria della percezione e Tecniche e linguaggi della rappresentazione