Una marcia spontanea che ha attraversato le vie del centro storico di Faenza, animata dagli studenti dell’Istituto Oriani, che hanno voluto lanciare un messaggio di pace e speranza.
Un’idea nata dai giovani per i giovani
Oltre 1200 studenti dell’istituto Oriani di Faenza hanno sfilato per le vie del centro chiedendo un futuro di pace. Una manifestazione pacifica e sentita, partita da un’idea degli stessi studenti. “I ragazzi – spiegano i docenti – sono rimasti molto colpiti dalle notizie di guerre e tensioni globali e profondamente toccati dalla perdita di un genitore di un loro compagno di scuola, caduto in guerra”. Da lì l’idea di promuovere un’azione concreta e simbolica, per esprimere il desiderio di un futuro di pace. La marcia è stata aperta a tutte le classi dell’Istituto su base volontaria e ha coinvolto l’intera comunità scolastica. Decisivo il supporto organizzativo della professoressa Romina Officioso, che ha aiutato i ragazzi a trasformare le loro idee in un evento partecipato.
Strade colorate di speranza
Il corteo si è snodato a partire da via Manzoni, per proseguire lungo viale Baccarini, corso Mazzini e concludersi in piazza del Popolo, direttamente ai piedi del Municipio cittadino. Il corteo era accompagnato da striscioni colorati, canti e slogan per la pace. La città è diventata, per un giorno, un simbolo di speranza e di unità.
Un messaggio che supera le divisioni
La marcia si è dichiarata apolitica e apartitica, ponendo l’accento su come la pace sia un valore universale che va oltre qualsiasi divisione ideologica. «La guerra non è mai la soluzione – hanno ripetuto in coro i ragazzi – solo attraverso il dialogo e la cooperazione possiamo costruire un futuro più giusto».
Una comunità che risponde
L’iniziativa ha trovato il pieno sostegno della comunità faentina. Numerosi infatti i cittadini che si sono uniti al corteo per condividere il messaggio degli studenti. Ad accogliere i ragazzi, davanti ai gradini del Municipio è stato il primo cittadino della città manfreda, Massimo Isola, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’impegno degli studenti. «Educare i giovani alla pace e alla cittadinanza attiva è fondamentale – ha detto – Questi ragazzi ci ricordano che la speranza e l’impegno sono le basi su cui costruire un mondo migliore. La pace – ha concluso Isola – ha un valore immenso, va conquistata, così come hanno fatto i nostri nonni. Vogliate bene a tutti quelli che costruiscono un’Italia nuova».
Un invito al cambiamento
La marcia per la pace degli studenti dell’Oriani non è stata solo un evento simbolico, ma un invito a riflettere e a impegnarsi attivamente per un futuro più giusto. È la dimostrazione che anche un gesto semplice, nato dal cuore, può fare la differenza e rappresentare un primo passo verso un mondo libero da odio e violenza.
Barbara Fichera