L’Amministrazione comunale di Sant’Agata sul Santerno ha organizzato un momento di incontro con la cittadinanza per fare il punto della situazione sulla ricostruzione post alluvione, la messa in sicurezza del territorio e lo stato di avanzamento dei lavori.

L’assemblea, che si è tenuta giovedì 24 ottobre nella sala della comunità, è stata molto partecipata, con circa un centinaio di presenti oltre a numerosi cittadini collegati alla diretta streaming resa disponibile per l’occasione.

Nel corso della serata è stato illustrato lo stato di avanzamento per ciascuna opera e infrastruttura pubblica danneggiata dall’alluvione (Sant’Agata sul Santerno è l’unico comune della Bassa Romagna ad avere avuto il 100% degli edifici pubblici danneggiati).

Sant'Agata

Tra gli interventi più importanti la demolizione del ponte ferroviario, in capo a Rfi. Cinque le opere di proprietà comunale la cui ricostruzione spetta alla struttura commissariale

Per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio, tra gli interventi più importanti e attesi vi è la demolizione del ponte ferroviario, intervento che sarà in capo a Rfi e già finanziato per 6,1 milioni di euro dalla struttura commissariale.

La linea Lugo-Lavezzola, non elettrificata (dunque dotata di treni a gasolio) non sarà ripristinata nell’immediato futuro, sostituita dall’equivalente servizio di trasporto su gomma.

Sono cinque le opere di proprietà comunale la cui ricostruzione è affidata alla struttura commissariale, di cui tre già finanziate e due in attesa di copertura. Sono finanziati il rifacimento del palazzetto dello sport (importo di 473mila euro, completamento dei lavori entro giugno 2025), il rifacimento di due tratti di pista ciclabile (termine dei lavori entro fine marzo) e il ripristino dello stadio, che sarà suddiviso in tre stralci (prima il rifacimento dei campi esterni da allenamento, poi gli spogliatoi e infine i campi interni, con termine dei lavori previsto entro settembre 2025).

Restano ancora senza copertura finanziaria la biblioteca comunale e i locali ex poste; per entrambi gli edifici sono invece già pronti i progetti, realizzati da Sogesid.

E’ in capo al Comune invece il rifacimento del municipio (che richiederà anche un adeguamento sismico, intervento già previsto prima dell’alluvione e ora integrato con le opere di ripristino): la progettazione sarà pronta entro fine anno, con gara a inizio 2025, mentre per il rientro degli uffici comunali presso la propria sede si dovrà attendere probabilmente settembre 2026, mentre il costo sarà circa di 1 milione di euro.

Non è ancora stata reperita la copertura finanziaria per la Ca’ di cuntaden, edificio di proprietà comunale sottoposto a vincoli della Soprintendenza, per il quale sono necessari circa 400mila euro; qui si sposteranno, non appena possibile e in via temporanea, gli uffici comunali.

È già finanziato l’intervento di adeguamento sismico ed energetico della scuola primaria, edificio del 1929, che richiederà uno stanziamento di circa 2,3 milioni di euro ed un anno e mezzo di lavori. L’intervento è coperto da più contributi: fondi europei Por Fesr, struttura commissariale ed alcune donazioni.

I lavori alla scuola primaria sono strettamente legati al ripristino degli uffici comunali, ora nella scuola secondaria di primo grado: sono infatti gli stessi locali della scuola secondaria, ora occupati dal Comune, che dovranno ospitare temporaneamente i bambini della primaria durante il periodo di cantiere.

Tra le opere completate grazie alle donazioni, vi sono il parco Vatrenus (per il quale mancano tuttavia il ripristino dei bagni e della recinzione) e la liberazione di piazza Umberto I.

Continuano i lavori all’asilo nido «Il Girasole», che sarà riconsegnato all’Amministrazione comunale allo stato grezzo grazie alla donazione della fondazione Lo Specchio dei tempi.

Sono in corso anche interventi non legati all’alluvione, come l’ampliamento del cimitero, la riqualificazione a led dell’impianto di illuminazione pubblica e il progetto di rigenerazione urbana di piazza Rambelli, in fase di definizione.