La Fondazione “FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO”, organizza il 12 e 13 ottobre, attraverso le proprie delegazioni territoriali le “Giornate FAI d’Autunno”, che si terranno in 360 città italiane, dai grandi capoluoghi ai piccoli comuni.

L’evento, dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia, consentirà a tutti di poter visitare, con contributo libero, siti di interesse storico, artistico o paesaggistico.

Presso ogni sito verrà attivata una raccolta fondi per le finalità del FAI, volte alla tutela, restauro, manutenzione e valorizzazione degli edifici storico artistici ad esso affidati. Inoltre, coloro che lo desiderano potranno iscriversi al FAI.

La chiesa, con il suo campanile ottagonale risale al X secolo ed è citata nei Canti Orfici di Dino Campana

Tra i siti pubblicizzati a livello nazionale vi è anche la chiesa di “Santa Maria Foris Portam”, in Faenza, col suo campanile ottagonale del X secolo(la “torre barbara”, menzionata da Dino Campana nei Canti Orfici) .

La chiesa venne edificata nel suburbio sud occidentale della Faventia romana, con presumibile funzione di chiesa cimiteriale, presso l’antico “cemeterium pauperum”. Una comunità cristiana, retta da un vescovo, è documentata in Faenza fin dal 313. A fianco della chiesa, che ha subito modifiche importanti nel tempo, si erge il poderoso campanile ottagonale, del X secolo.

Vi si accede dall’antistante Piazza Santa Maria Foris Portam, percorrendo via Cavour.

La storia della chiesa è molto legata agli ordini religiosi e alla figura di San Pier Damiano, che qui morì nel 1072, mentre da Ravenna si dirigeva all’eremo di Gamogna.

Nel 774 fu affidata ai monaci benedettini di S.Maria in Afri, che dell’attiguo monastero fecero un centro di spiritualità e cultura. Dal1168 al 1469 chiesa e monastero vennero affidati ai benedettini di Fonte Avellana, poi, nel 1478 ai Canonici Regolari Portuensi di Ravenna.

Nel 1514 (o inizio 1515) passò ai monaci cistercensi, fino al 1778. Il complesso fu poi assegnato nel 1777 all’Opera Pia Brefotrofio degli esposti e la chiesa prese il nome di Santa Maria ad Nives.

I documenti più antichi relativi a Chiesa e monastero datano all’883 e al 1026

Si ritiene che la chiesa primigenia avesse forma basilicale romana, a una sola navata e abside rivolta a oriente, e che il presbiterio, sopraelevato rispetto all’area riservata ai fedeli, avesse sotto di sé una cripta.

Nel XVII secolo venne demolito e completamente ricostruito dai Cistercensi il monastero attiguo alla chiesa, e questa fu oggetto di imponenti lavori di ristrutturazione: ne fu invertito l’orientamento, ponendo l’ingresso ove era l’abside, e alla navata principale vennero affiancate due navate laterali. I lavori, iniziati nel 1655, consentirono l’accesso ai fedeli nel 1673. La facciata fu ultimata nel 1725. All’interno, il percorso perimetrale è scandito da 8 cappelle, con opere d’arte di epoche diverse.

Si segnalano in particolare la grande pala con “Sacra famiglia e santi e i donatori Bonaccorsi” di Gaspare Sacchi, l’altare maggiore in marmi policromi (sec. XVII), e l’ancona con le storie di San Bernardo da Chiaravalle, di Niccolò Paganelli.

Dell’antica basilica paleocristiana rimane una parte dei muri della navata principale (sec. VI). Accanto alla chiesa si erge il possente campanile ottagonale del X secolo, da cui si vede tutta la città; all’interno, una scala a chiocciola porta fino alla cella campanaria.

La parte muraria è aperta da oculi, monofore, bifore, fino ai due ordini sovrapposti di trifore della parte apicale. Dino Campana lo menziona nei Canti Orfici come “La torre barbara, la mitica custode dei sogni dell’adolescenza”.

Locandina S Maria Foris Portam page 0001

Giornate e orari di visita. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la parrocchia di S.Agostino e a condurre le visite saranno studenti e studentesse del Liceo Torricelli-Ballardini

La visita alla Chiesa ed al Campanile viene proposta con informazioni di natura storico-artistica, ed è organizzata grazie alla collaborazione con la parrocchia di S.Agostino.

Studenti e studentesse del Liceo Torricelli-Ballardini condurranno le visite, in veste di “apprendisti ciceroni”, formati dal prof. Alessandro Merci e dalla prof.ssa Giorgia Erani.

Si tratta di un’occasione eccezionale per visitare il sito, poiché il campanile non è solitamente accessibile al pubblico e per ragioni di sicurezza l’accesso viene anche in tale occasione consentito a gruppi di non più di 12 persone.

Le visite si terranno sabato 12 ottobre, dalle 14:30 alle 18.30 (inizio ultima visita alle 17.30) e domenica 13 ottobre, dalle 10 alle 13:(inizio ultima visita alle 12.00), e dalle 14:30 alle 18:30 (inizio ultima visita alle 17.30).

Le persone con disabilità motorie non troveranno difficoltà ad accedere alla chiesa, mentre non sarà loro possibile accedere al campanile.