Ecologia integrale, protagonismo dei giovani, impegno dei laici nella Chiesa. Sono questi alcuni dei temi su cui si è soffermato il vescovo, monsignor Mario Toso, in occasione dell’apertura della Visita pastorale a Brisighella. Lunedì scorso, all’assemblea radunata al cinema Giardino con il parroco don Marco Ferrini, il presule ha ascoltato le testimonianze delle realtà ecclesiali ed educative della vallata. «Conversione, non solo ecologica ma integrale, è la parola fondamentale che caratterizza il discepolo di Cristo – ha sottolineato il vescovo, anche alla luce della recente alluvione. La conversione è integrale: comporta la sfera spirituale, la dimensione materiale, sociale, culturale, ecologica. È questo il cambiamento che la realtà odierna ci sta mostrando come unica prospettiva: siamo chiamati a una conversione integrale. Una tale conversione implica la costante unione fra fede e vita».

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Sui giovani il vescovo ha evidenziato due aspetti. «Il primo – ha detto – riguarda la centralità di Gesù, dell’annuncio del Vangelo, nei confronti dei giovani. Molte volte Cristo e la sua parola nuova di salvezza, sono come un’ombra che li accompagna, quasi un aspetto scomodo, sul quale non insistere molto con i giovani. A voi giovani presenti, invece, ripropongo la fede della Chiesa che non smette di annunciare che con Gesù la vita cambia, acquista significato e senso nuovi» L’altro aspetto sul quale si è soffermato «è l’incapacità di stimolare una partecipazione sentita e costante alla vita parrocchiale che vada oltre l’evento momentaneo, sporadico. Le nostre attività non devono avere come fine il raggiungimento di grandi numeri: hanno come fine l’amore per Gesù Cristo, suscitarlo nelle persone, in modo che esse lo accolgano e si donino a Lui».

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«Sul tema della corresponsabilità – ha concluso – mi rivolgo ai tanti laici e laiche presenti che con generosità permettono lo svolgimento di tante iniziative nella parrocchia. Il calo delle vocazioni (al matrimonio, alla vita religiosa, al sacerdozio) ci spinge a riconsiderare il ruolo e i compiti dei parroci e di noi tutti, che siamo chiamati a vivere più comunità in un territorio sempre più ampio». A fronte di questo «i gruppi ministeriali, che nella nostra Diocesi sono stati proposti da tempo e sono già realtà in alcune parrocchie – ha detto, sono una prospettiva da valorizzare a servizio dell’unità e dell’annuncio del Vangelo. Il parroco non può fare tutto, per questo sono importanti quegli strumenti di ascolto e di discernimento in chiave sinodale che sono i consigli pastorali e degli affari economici. Devono diventare sempre più l’organo di comunione, non di divisione».

La visita pastorale prosegue: il 29 settembre la Festa di San Michele

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In questi giorni il vescovo è in visita pastorale a Brisighella, la cui vallata porta vecchi e nuovi segni delle alluvioni. Giovedì 26 in mattinata il vescovo è stato in visita alla casa di riposo di Brisighella assieme al parroco don Marco (foto), mentre venerdì 27 alle 9.30 sarà in visita alla casa di riposo di Fognano. Domenica 29 alle 10.30 presso il cortile della Parrocchia di San Michele di Brisighella ci sarà l’incontro con i bambini e ragazzi della catechesi e a seguire, alle 11.15, S. Messa conclusiva nello stesso luogo (in caso di maltempo ci si sposta al cinema Giardino). Sarà questa l’unica celebrazione domenicale di tutta l’unità pastorale (sono sospese la Messa del sabato a Pieve Tho e le Messe di domenica ore 9.15 a Fognano e ore 18 all’Osservanza). Al termine si è tutti invitati al pranzo comunitario (su prenotazione al numero del circolo Anspi 328 7945761), il cui ricavato andrà a sostegno dei lavori di ristrutturazione della Collegiata e del Monticino.

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