Un viaggio nel Rinascimento, quello che ci invita a fare Davide Bandini col suo ultimo libro “Diamante e i Torelli – Conflitti, arte e cultura nella Faenza del Rinascimento” (Tempo al Libro).

Diamante Torelli da sempre è l’eroina della Faenza del Rinascimento. La sua immagine nel quadro ottocentesco di Enrico Baldini è diventata il simbolo della resistenza della città all’assedio di Cesare Borgia. Ma non solo.

DIAMANTE COVER

La figura di Diamante è importante anche per un altro motivo: il ruolo delle donne che emerge dagli studi storici recenti è molto più sfaccettato e complesso di quanto in passato si credeva. Le donne avevano ruoli e libertà più ampie di quanto abbiamo creduto, in questo senso è il simbolo di una libertà e un’affermazione che non è qualcosa di nuovo ma è già presente nella nostra storia.

Il volume di Bandini, attraverso documenti inediti, fa luce sulla vicenda della donna, per allargarsi alla condizione femminile del tempo e alle vicende del suo casato, che ha sempre sostenuto e sviluppato cultura, arte e artigianato.

Il testo vuole immergere il lettore in un affresco del Rinascimento locale, fatto di piccoli contesti, di personaggi e viuzze, di leggi e tradizioni, che si innestano nella grande storia della Romagna e dell’Italia.

Davide Bandini, insegnante, laureato in conservazione dei beni culturali e teologia, appassionato di storia, ha realizzato mostre didattiche con vari enti. E’ autore del libro “L’impresa di Faenza – la Signoria che fermò Cesare Borgia” (Carta Bianca).

Ad accompagnare e dialogare con l’Autore, saranno presenti:

– Mattia Randi, studioso di storia locale che ha all’attivo numerose pubblicazioni (è coautore di “Storia di Faenza dalla preistoria all’anno 2000”, “Le guerre dei faentini”, “Le epidemie nella storia di Faenza”, “Faenza – La cava degli assassini”).

– Luisa Renzi Donati, laureata in Lettere moderne, componente della Deputazione Storica del Palio del Niballo, da sempre appassionata di storia dell’arte e di vicende storico-artistiche della città di Faenza a cui ha dedicato numerosi studi (“La Beata Vergine delle Grazie”, “Umiltà e Faenza”, e il recente “La Chiesa del Carmine”).