Mentre le gambe vengono immerse in acqua, e poi via via il resto del corpo, aiutate dalle mani salde dei volontari, il pensiero è uno: “ce l’abbiamo fatta anche quest’anno”. Sotto il sole di Punta marina sono tornati i sorrisi, gli occhi che si muovono da una parte e dall’altra in segno di gratitudine e soprattutto quei respiri di sollievo e gioia, che dicono più di mille parole. «Non possiamo cambiare la malattia, ma possiamo dargli un po’ di respiro»: è con questo spirito che una giornata di sole ha accolto lo scorso weekend i primi ospiti arrivati alla “Spiaggia dei valori” a Punta marina. E con loro tanti volontari, i primi provengono da Reggio Emilia. Come ogni anno, qui si rinnova un sogno: quello di consentire a tutti, anche persone con disabilità grave, di godersi delle giornate al mare assieme ai propri famigliari. Un sogno partito dall’energia della faentina Debora Donati, dopo l’esperienza del marito Dario Alvisi colpito da Sla, che è cresciuto nel tempo e si pone sempre nuovi obiettivi. L’associazione faentina “Insieme a te”, presieduta da Donati, fin dal 2018 ha allestito ogni estate a Punta Marina una struttura temporanea per persone con disabilità gravi e per i loro accompagnatori. Lo scorso anno ha ottenuto la concessione demaniale ventennale per la realizzazione di uno spazio polivalente: l’inaugurazione è in programma la sera di martedì 9 luglio.

A dare vita alla “Spiaggia dei valori” a Punta marina è stata l’associazione “Insieme a te” di Faenza

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Le novità sono tante: 18 postazioni riservate, distanziate e coperte da gazebo, 12 postazioni sotto l’ombrellone attrezzate a ospitare persone con disabilità motoria totale o con esiti da malattia degenerativa (come Sla), bagni accessibili, aree dedicate ai volontari e ad attività di formazione. Una delle caratteristiche della “Spiaggia dei valori” è l’accessibilità a 360 gradi, grazie alla mappatura con i percorsi tattili, la Caa (Comunicazione aumentativa alternativa) e la lingua dei segni, ottenuta grazie alla collaborazione con esperti. «Ancora non è tutto pronto al cento per cento, ma abbiamo deciso di partire lo stesso con l’accoglienza per non limitare troppo i giorni a disposizione per gli ospiti– spiega Donati -. Una delle novità di quest’anno è un cambio di approccio: alcuni lettini sono a disposizione di famiglie e persone che non hanno malattie o disabilità particolari. Questo per far sì che la spiaggia sia davvero vissuta come un’esperienza di condivisione e di “normalità”, senza distinzioni tra malati e non. In questo modo c’è maggiore inclusione e cambia il nostro approccio alla disabilità. Il nome stesso della nostra associazione “Insieme a te” indica proprio questo: non vi lasciamo soli, siamo con voi».

Come ogni estate, attesi centinaia di volontari da tutta Italia. Proposte di volontariato anche dalle aziende

E a questo appello rispondono ogni anno centinaia di volontari provenienti da parrocchie, gruppi scout e tante altre realtà si metteranno in gioco in questa esperienza, dopo un periodo di formazione per arrivare preparati. «I volontari sono la nostra risorsa più importante – spiega Donati -. Da quest’anno avremo anche aziende, come la Clai, che danno possibilità ai propri dipendenti di trascorrere una giornata con noi, come volontari. Il valore aggiunto di questo progetto è il far vincere la paura che le persone normodotate hanno verso la disabilità».

Donati: “Rimango sempre affascinata dal modo in cui i bambini si approcciano alla disabilità”

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Le storie che si intrecciano in questa spiaggia sono innumerevoli. «Ogni famiglia che arriva qui porta una storia che ti lascia qualcosa – racconta Donati -. E rimango sempre affascinata dallo spirito con cui i bambini si approcciano alla disabilità. Una delle esperienze che mi ha più colpito in spiaggia è stata quando una bambina di 7 anni della scuola di Sant’Umiltà di Faenza è andata da una signora, che poteva comunicare solo con lo sguardo, chiedendole di giocare a tris. Senza che le dicessimo nulla, ha spiegato alla signora di girare lo sguardo a destra o a sinistra a seconda di dove volesse mettere la x nella casella. È bastato che la bambina osservasse la signora per dieci minuti per capire come approcciarsi a lei, metterla a proprio agio, e giocare nella maniera più naturale del mondo. Abbiamo tanto da imparare dai bambini».

«Il prossimo passo da risolvere è il problema degli alloggi»

Donati, che non si arrende mai, ha già in mente un nuovo obiettivo per gli anni a venire: «Il prossimo passo sarà risolvere il problema degli alloggi. Le richieste sono sempre tante, purtroppo però chi viene da fuori regione deve affrontare questo problema, perché il numero degli appartamenti accessibili e ben organizzati per ospitare persone con gravi disabilità non è aumentato. Ci sono alcune agenzie immobiliari che collaborano con noi per trovare degli appartamenti, così come alcuni alberghi. L’inghippo però c’è». La fiducia nel futuro arrivata dal fatto che dal 2018 a oggi tanti obiettivi sono stati raggiunti dall’associazione. «Rispetto ad allora siamo cresciuti e continuiamo a crescere. Un grande valore che diamo è quello di fare rete, perché ognuno può dare il suo contributo a questo progetto». Tra le varie novità c’è la collaborazione con l’Istituto di Montecatone e con lo Ior, oltre che con l’università di Bologna: ci saranno anche gli studenti delle facoltà di Medicina, Infermieristica, Logopedia e Psicologia in servizio. «Sono collaborazioni che ci fanno enorme piacere, anni fa impensabili. Credo che la differenza l’abbia fatta l’averci sempre creduto – spiega -. Anche nelle proposte all’apparenza più folli, abbiamo due consigli direttivi pronti ad ascoltare e a dare fiducia. Fra vent’anni – conclude Donati – mi immagino di stare dietro le quinte e mi auguro che siano i giovani a prendere il timone di questo progetto. Bisogna dare spazio ai giovani e a nuove idee: stiamo seminando anche per loro per poi passare il testimone».

Inclusione a 360 gradi, martedì 9 luglio l’inaugurazione

Tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale della nuova struttura attrezzata completamente accessibile per persone con gravi disabilità. Martedì 9 luglio alle 20 alla struttura in via della Fontana di Punta marina si terrà l’evento in ricordo di Dario Alvisi, marito di Debora Donati.
«È per noi un’occasione molto importante – spiegano dall’associazione – con la quale festeggiare insieme il bellissimo traguardo della concessione ventennale per la struttura attrezzata completamente accessibile per persone con gravi disabilità». Tutti gli ospiti, che usufruiscono gratuitamente dei servizi, sono accompagnati in acqua da volontari attraverso una passerella che fornisce l’accesso fino al mare. Sono sempre presenti una segretaria per l’accoglienza e due oss per turno più gruppi di campi di servizio giovani e volontari.

Samuele Marchi