Tanta partecipazione venerdì 7 giugno alla cerimonia di inaugurazione del nuovo pilastrino della Madonnina di Via Lapi, benedetto dal parroco del Duomo don Paolo Bagnoli. Collocata all’incrocio tra le vie Lapi e Orzolari dall’allora parroco del Duomo don Giovanni Bertoni nel 1954, in occasione dell’anno mariano, e diventata oggetto di culto popolare per l’intero quartiere, la statuetta in terracotta, alta circa 50 centimetri e di fattura riconducibile alla bottega Ballanti-Graziani, è rimasta al suo posto fino al maggio dell’anno scorso. Nel corso dell’alluvione anche il pilastrino che la accoglieva ormai da quasi 70 anni è stato travolto dalla furia di acqua e fango, che in quel punto della città ha raggiunto i quattro metri d’altezza devastando case, strade e attività commerciali. La Madonnina di via Lapi è salita alla ribalta delle cronache quando qualche giorno dopo era stata ritrovata, capovolta ma integra, all’interno della sua nicchia nel pilastrino, che si era spezzato sotto la furia dell’acqua, ma cadendo aveva comunque protetto la statuetta al suo interno, rendendola un simbolo di speranza. La sua fama è arrivata fino a Roma, tanto che il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Papa, in visita a Faenza lo scorso dicembre, le ha fatto visita in Cattedrale, sull’altare della Madonna delle Grazie. Lì è rimasta per oltre un anno in attesa del restauro del pilastrino, che si è concluso nei giorni scorsi: restauro e ritorno chiesti con forza dagli abitanti della zona.