C’era tutta Tredozio lunedì 6 maggio all’inaugurazione delle nuove scuole dell’infanzia, primaria e medie, trasferite all’interno di eleganti moduli prefabbricati, dopo otto mesi trascorsi prima nelle tende sul prato e poi nelle tende all’interno del palazzetto dello Sport.

Tantissime le autorità civili e religiose presenti

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A rappresentare la solidarietà dell’ampio territorio provinciale, c’erano anche molte altre autorità civili, militari e religiose della provincia di Forlì-Cesena, fra cui il presidente dell’Unione dei comuni della Romagna Forlivese e sindaco di Dovadola Francesco Tassinari, insieme al primo cittadino di Portico Maurizio Monti, il tenente colonnello dei Carabinieri della Compagnia di Forlì Giovanni Schilleci, il vescovo di Faenza- Modigliana Mario Toso ed i rappresentati di molte associazioni di volontariato, fra cui quelli degli Alpini Otello Signani e della Protezione civile Andrea Visani.

Il primo grande segno di ripresa dopo il terremoto

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Prima del taglio del nastro e la benedizione dei nuovi locali da parte del vescovo Toso, a nome dell’amministrazione comunale la sindaca Simona Vietina ha ringraziato tutti, “perché l’inaugurazione della nuova scuola che esce dalle tende per far entrare gli 88 bambini e ragazzi nella scuola dei moduli, rappresenta il primo grande segno di ripresa, dopo il terremoto dello scorso 18 settembre che ha messo tutti a dura prova a Tredozio e ne avremo ancora per molto tempo”. Un lungo e caloroso applauso liberatorio ha sottolineato il comune sentire  di oltre duecento persone accorse in massa (fra cui anche il candidato a sindaco dell’altra lista civica, Gianni Ravagli) “per condividere questo segno di ripresa, anche se la scuola resterà in questo luogo per un tempo non breve”, come ha sottolineato la sindaca Vietina. Ha aggiunto la prima cittadina: “Spero però che troviate nei nuovi moduli tutto quello che non avevate finora nelle tende”.

La gioia dei bambini e dell’intera comunità

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La conferma arriva dagli alunni della classe quinta elementare, che durante la festosa visita alle aule raccontano al cronista, insieme alle maestre Aurora Sangiorni (supplente) e  Martina Fabbri (di sostegno): “In queste belle aule c’è più silenzio, il Lime (la lavagna interattiva) e perfino la campanella. Qui stiamo bene. Però speriamo di tornare presto nella vecchia scuola in paese”. Sono anche gli auguri della dirigente scolastica di Modigliana, Barbara Casadei, che si complimenta per la “bella scuola realizzata dalla collaborazione di tante istituzioni, associazioni di volontariato e autorità, nonostante le tante difficoltà affrontate, fra cui questi lunghi mesi nelle tende”. Come racconta Luciano Meschiari di Carpi, responsabile dell’omonima ditta che ha realizzato la nuova struttura di 450 metri quadrati: “Si tratta di una struttura antisismica, con pareti metalliche e pareti in finto legno, finestre molto luminose e spazi accoglienti e funzionanti”. Il Comune usufruisce della struttura a noleggio per alcuni anni (l’affitto lo paga la Protezione civile regionale). Poi, se il Comune vorrà, potrà riscattare l’immobile. Al primo piano si trovano i servizi dei bidelli, le aule insegnanti e dei bambini dell’infanzia, mentre al secondo piano le aule delle elementari e medie

                 Quinto Cappelli