Il Natale può essere occasione, anche per i ragazzi, di riflessione e azione a favore di persone meno fortunate. L’Istituto tecnico Oriani e gli Istituti Comprensivi Matteucci, Europa e Carchidio-Strocchi di Faenza collaborano ormai da anni con la Caritas diocesana attraverso l’ufficio Educazione alla Mondialità, per vari progetti volti a sensibilizzare gli alunni sui temi dell’accoglienza, della solidarietà e della pace per una cittadinanza attiva e consapevole. L’iniziativa, sollecitata anche dagli insegnanti di Religione, con i presidi, propone a tutti gli studenti, un gesto solidale accompagnato da una sensibilizzazione sull’operare del Centro di ascolto diocesano. Ormai da alcuni anni, nel periodo natalizio la Caritas promuove l’iniziativa delle scatole di Natale: un dono per le persone che chiedono aiuto al Centro di Ascolto.
Ogni scatola contiene un biglietto, prodotti per l’igiene, cibi golosi…

Ogni scatola, destinata a un adulto o a un bambino, contiene un biglietto gentile, un prodotto di igiene, una cosa calda, una cosa golosa e un passatempo. Così, quest’anno, è stato chiesto agli studenti di partecipare a questa iniziativa, assemblando e donando “Scatole di Natale”. Gli studenti dell’Istituto Oriani si sono organizzati, classe per classe, per assemblare autonomamente le scatole e donarle al Centro di Ascolto già pronte per la consegna; i ragazzi delle classi seconde delle “Cova Lanzoni” invece, si sono organizzati in modo tale da raccogliere a scuola i diversi prodotti da inserire nelle scatole mentre l’assemblaggio l’hanno fatto presso il Centro di Ascolto diocesano, accompagnati da alcuni insegnanti. Hanno così potuto conoscere gli ambienti e alcuni operatori della Caritas, ma soprattutto hanno fatto esperienza diretta di volontariato, donando un po’ del loro tempo pomeridiano. In entrambi i casi, oltre all’azione, è stato possibile far cogliere agli studenti il senso profondo di questo gesto solidale attraverso la visione di un video con testimonianze di beneficiari del Centro di Ascolto accompagnato da un racconto di come opera la Caritas sul territorio.
Barbara Lanzoni














