Con grande tempestività, nei giorni immediatamente successivi agli eventi drammatici che hanno colpito la Romagna, ormai sei mesi fa, CNA Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi destinata alle imprese colpite dall’alluvione.

La raccolta si è conclusa nel mese di ottobre con la cifra totale di 567.558 euro, donati dalle CNA di ogni parte d’Italia, dalle imprese, da cittadine e cittadini che hanno voluto esprimere, in questo modo, la loro vicinanza a chi ha subito le conseguenze devastanti di quell’evento senza precedenti.

La presidenza CNA Emilia-Romagna ha deciso di devolvere la somma raccolta in parti uguali alle imprese che ne avrebbero fatto richiesta.

Nelle scorse settimane, le imprese hanno avuto la possibilità di richiedere il contributo: a Ravenna sono state 278 le richieste pervenute da aziende associate, e a queste sono stati devoluti, nel complesso, 333.575 euro. 

Il numero di richieste avanzate nella nostra provincia (278, a fronte delle 188 della provincia di Forlì-Cesena e le 7 di Rimini), rende perfettamente l’idea e fornisce ulteriore conferma delle proporzioni e della gravità delle conseguenze che il fenomeno ha avuto nella nostra provincia e in Romagna, generando danni che ancora oggi, dopo sei mesi, persistono e condizionano la vita e le attività della comunità.

“Fin da subito – ha dichiarato il presidente della CNA Territoriale di Ravenna, Matteo Leoni – ci siamo attivati per dare supporto alle imprese del nostro territorio, anche facendo la nostra parte in modo concreto, aderendo con convinzione e promuovendo la raccolta fondi di CNA Emilia-Romagna, alla quale abbiamo anche contribuito con una donazione di 50.000 euro, e portando avanti con velocità tutte le pratiche per devolvere i fondi raccolti dal nostro livello regionale.

Oltre a questo, in questi mesi, abbiamo cercato di non far spegnere i riflettori sulla situazione del nostro territorio, gravemente ferito nelle infrastrutture ma soprattutto nella fiducia delle persone, e abbiamo portato alle istituzioni le istanze e i problemi della nostra comunità. Siamo molto orgogliosi di aver dato un contributo, seppur piccolo, alle nostre imprese associate: è un segnale di vicinanza che va a completare la nostra azione quotidiana”.

“Ringraziamo le numerose imprese associate che, insieme a tanti altri soggetti del Sistema CNA, hanno dato il loro contributo” ha affermato il Direttore Generale della CNA di Ravenna Massimo Mazzavillani.

“Sappiamo che le somme erogate (circa 1200 euro per impresa) non compenseranno l’entità dei danni subiti, ma sono un piccolo aiuto concreto, un gesto di vicinanza dell’Associazione.

 Ieri, insieme al presidente CNA Nazionale Dario Costantini e al presidente regionale Paolo Cavini, siamo tornati nelle zone più gravemente colpite, a visitare le imprese che da sole si sono risollevate e sono ripartite con la loro attività, nonostante non abbiano ancora avuto i ristori promessi dalle istituzioni. 

Inoltre, chiediamo con forza che si realizzino i piani speciali promessi dal Commissario per la messa in sicurezza strutturale del territorio; sono fondamentali per ridare fiducia a imprese e cittadini”.

“Nelle visite fatte a maggio e oggi – ha dichiarato il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini – emerge la tenacia degli imprenditori che in poco tempo hanno riaperto le loro attività. A volte queste aperture, nelle prime ore dopo l’alluvione, apparivano insperate. Ora è indispensabile rapidità e rispetto degli impegni da parte del Governo.

Le pratiche al momento non sono semplici, alcuni passaggi dovrebbero essere snelliti, ma l’importante ora è la tempestività”.

“Siamo tornati nelle zone colpite dall’alluvione – ha dichiarato Dario Costantini, presidente CNA Nazionale – a incontrare queste imprenditrici e imprenditori che non si sono disperati, si sono rimboccati le maniche per ripartire al più presto, non solo per le loro imprese, ma anche far bene a tutta la comunità. Oggi sono qui a ricordare che l’alluvione non si risolve in pochi giorni ma lascia cicatrici profonde e durature. Dobbiamo ricordare che la Romagna è importante per tutto il sistema CNA e soprattutto per tutto il Paese, e ora aspetta concretezza e aiuti dalle istituzioni”.

Le aziende visitate a Faenza

Tipografia Valgimigli

La storica tipografia faentina ha subito danni per oltre 735.000 euro, il titolare Volturno Valgimigli fa il punto della situazione: “i momenti immediatamente successivi l’alluvione sono stati drammatici, ho visto gravemente danneggiato tutto il lavoro di una vita, macchinari antichi, pezzi storici.

Nonostante i tanti danni siamo ripartiti da soli con le nostre forze e l’aiuto in termini di dilazione di pagamento dai nostri fornitori. Dal Commissario non è arrivato ancora nulla e ci stiamo mettendo all’opera per la complessa procedura per richiedere i contributi previsti sperando arrivino, anche se sappiamo servirà molto tempo. Anche con le assicurazioni che in parte coprivano qualcosa, è stata dura far valere i nostri diritti.

Siamo tornati pienamente operativi con la stampa per i nostri clienti ed abbiamo sentito molta vicinanza da parte delle persone e del territorio. Lancio anche un appello: in questo momento difficile cerchiamo di far lavorare le imprese del territorio, dobbiamo sostenerci come comunità”.

Valgimigli
Tipografia Valgimigli

Pasticceria Caridi

La pasticceria Caridi, in corso Saffi ha visto andare sott’acqua e nel fango macchinari e prodotti per un valore di circa 800.000 euro: uno dei soci Giorgio racconta i giorni drammatici dell’arrivo dell’alluvione.

 “E’ stata davvero dura per me e Sebastiano, ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti con un grosso impegno economico, anche se purtroppo non tutti i macchinari sono arrivati e quindi anche la produzione è più lenta e ci impegna maggiormente.

Grazie all’aiuto degli artigiani locali e di alcuni fornitori abbiamo sistemato velocemente la sala e recuperato parte delle attrezzature e ora siamo tornati a pieno regime con i prodotti natalizi. Abbiamo voluto fortemente riaprire in tempi rapidi per tutti i nostri dipendenti e i ragazzi che introduciamo alla pasticceria e formiamo nella nostra academy.

Purtroppo, dallo Stato non è arrivato ancora nulla, abbiamo solo ricevuto contributi dal bando della Camera di Commercio e donazioni, tra cui quella di CNA; non sono cifre risolutive ma almeno non ci siamo sentiti completamente soli”.

Caridi
Pasticceria Caridi. In copertina SM Beauty

SM Beauty

La giovane titolare Sofia Marchetti, 20 anni, aveva visto colpita due volte la propria attività, prima come magazzino prodotti presso la sua abitazione in attesa di aprire il centro in corso Saffi che purtroppo nella seconda alluvione è stato anch’esso colpito.

I danni per Sofia sono stati minori, intorno a circa 15.000 euro ma comunque rischiavano davvero di far rinunciare all’apertura la giovane imprenditrice che invece, qualche settimana fa è riuscita ad aprire il centro estetico. 

“Quei giorni sono purtroppo indimenticabili, il salone e casa mia erano in condizioni disastrose, ma ci siamo rimboccati le maniche e anche grazie alla solidarietà sono riuscita a ripartire: ho fatto raccolte fondi on line, CNA mi ha aiutato e anche tante altre persone. Non mi sono persa d’animo e sono riuscita qualche mese fa a realizzare il mio sogno di aprire il mio centro con tanta soddisfazione e già molti clienti affezionati”.