Un libro nato da incontri veri, faccia a faccia. C’è chi, in quel maggio drammatico, dal fango ha salvato i ricordi una vita. Luca Giacomoni, da quel fango, ha riportato alla luce testimonianze e storie delle persone da lui incontrate lungo tutta la Romagna. E se ne è preso cura, trasformando quello che gli veniva raccontato in un libro.
26 testimonianze per raccontare l’alluvione in Romagna
In tutto 26 le testimonianze da lui raccolte all’interno del volume Anime nel fango. L’alluvione in Romagna (ed. Sunshine). Il ricavato dalle vendite del libro (16 euro) andrà a finanziare completamente progetti a sostegno della ripartenza post-alluvione. Il senso dell’opera è stato raccontato sabato 30 settembre alla Bottega Bertaccini. «In quel periodo mi sono chiesto come potessi dare il mio contributo alla comunità – ha raccontato -. Con una pala in mano a spalare fango sarei stato ben poco utile. Così ho deciso di mettermi in gioco attraverso un’altra modalità: quella della scrittura. Con mia moglie ho intervistato varie persone che mi sono state segnalate e che fossero rappresentative di quello che stava accadendo. L’obiettivo era dar voce allo spirito romagnolo più autentico, quello che non si abbatte di fronte alla tragedia, ma si rimbocca le maniche. Il mio compito, non facile, è quello di trasmettere ai lettori le stesse emozioni che ho provato io nel dialogare con queste persone. Diverse volte non ho trattenuto le lacrime». Autenticità ed emozioni sono le parole chiave che guidano il libro: proprio per questo le numerose foto presenti nel volume sono state scelte non tanto in base alle loro qualità: sono stati gli stessi intervistati, spesso, a fornire le foto dei loro racconti. Una volta completata la stesura, Giacomoni si è poi occupato, con il supporto di amici, della distribuzione del libro in edicole e librerie. «In questo modo tutto il ricavato del libro potrà essere devoluto in beneficenza». E il cammino di questo volume prosegue: l’11 ottobre Giacomoni porterà il libro a Roma, a Montecitorio.
Le testimonianze di faentini colpiti
Nel corso dell’evento di Bottega Bertaccini sono state poi ascoltate le testimonianze di varie voci locali come Luca Alvisi, che nonostante le difficoltà è riuscito a riaprire la propria edicola in via Lapi. Poi Elisa Emiliani, residente in via Lesi, che ha sottolineato l’importanza di informare i cittadini da parte delle istituzioni. «Non c’è un prima o dopo alluvione – ha poi detto -, ma un grande durante che non sappiamo quando terminerà». Infine Eva Cerri, del comitato Borgo, che ha evidenziato la necessità di affrontare il tema della sicurezza dei fiumi attraverso uno sguardo ampio, oltre i confini comunali. Una condivisione arricchente per essere una comunità più unita di fronte alla ripartenza che ci attende.
Samuele Marchi