Una stanza in memoria dell’arte ebanistica faentina. Questo il significato della donazione degli arredi della famiglia Calderoni donati alla cittadinanza e posti presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza, nella sala Casalini, intitolata all’ebanisteria che ha prodotto i manufatti.

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Gli arredi realizzati da Casalini. Un valore di 90mila euro

Gli arredi sono stati realizzati dalla famiglia Casalini. L’azienda faentina nata nell’Ottocento ha realizzato importanti opere in legno, imponendosi nell’artigianato artistico faentino. Fondata nel 1830, vince a Bologna nel 1888 un diploma di onore affermandosi definitivamente. Ha chiuso i battenti a metà del secolo scorso. Sarebbero andati persi se non fossero stati acquisiti dalla famiglia Calderoni che si è occupata del loro restauro. Da tempo nell’abitazione di famiglia dei coniugi Cav. Domenico Calderoni e Vanda Rava, sono stati donati dai figli alla città di Faenza e posti nella sala intitolata a Casalini. La perizia ha valutato le opere dando loro un valore di 90mila euro. A questo si aggiunge il significato storico e artistico che questa sala ha per la città. “L’attuale collocazione è temporanea – spiega Benedetta Diamanti dell’Ufficio Cultura, – in quanto sarà prossimamente oggetto di restauro”. La stessa Diamanti è discendente diretta della famiglia Casalini e sottolinea: “l’ebanisteria non è una semplice falegnameria perchè ha una connotazione artistica e non solo imprenditoriale, che la contraddistingue.” La donazione è avvenuta per volontà dei quattro figli dei Calderoni, anch’essi famiglia di artigiani del legno. “Questa donazione fa in modo che un oggetto creativo sia strumento di cura della memoria di una comunità”, dice il sindaco Massimo Isola.

Letizia Di Deco