Pubblichiamo di seguito una poesia che abbiamo ricevuto in redazione di un lettore faentino, Piergiorgio Baldassari, che ha rivissuto in versi i tragici momenti di paura dell’alluvione dello scorso maggio.

Alluvione a Faenza

Che notte! Silenzio spettrale
ululato di vento, di onde
la paura ci assale
si son rotte le sponde
l’acqua scivola melmosa
per strade case e giardini
trascina, nasconde ogni cosa
fra grida di grandi e bambini

Fido abbaia poi tenue lamento agitato, trasmette paura
nel buio si avvicina, lo sento
di me vuol prendersi cura.
Una torcia si avvicina, i soccorritori
un miraggio, un gommone
uomini forti ci tirano fuori
da tragica situazione

Fido si accuccia, bagnato
quegli angeli ci hanno salvato.

Piergiorgio Baldassarri