Il testo di Nicoletta inizia così: «Con il passare del tempo ho capito che continuare a scappare, nel tentativo di evitare lo scontro con il dolore non sarebbe servito a nulla». L’incipit di Jolanda è questo: «La mia testimonianza riguarda la difficoltà nell’uscire dalla tossicodipendenza nonostante le vicissitudini della vita». Sono questi alcuni degli estratti che è possibile leggere nel giornalino Lingua lunga, promosso dalla cooperativa sociale Laura di Faenza e presentato nel corso dell’evento Abitare 2.0 organizzato dalla Consulta del Volontariato della Romagna faentina.
La nuova edizione del giornalino raccoglie in una trentina di pagine le esperienze di 19 ragazze che vivono in comunità e che attraverso la scrittura hanno trovato un modo per rielaborare il proprio vissuto condividendolo con gli altri. Una modalità per conoscere meglio se stesse e per testimoniare all’esterno le proprie difficoltà e il proprio riscatto.
La storia della cooperativa Laura
La Cooperativa Laura è stata fondata nel 1991, ma esisteva già nel cuore delle donne che ha visto trovare rifugio tra le sue mura per ripartire per le loro strade, esisteva già nel cuore degli operatori che, come Virgilio, le hanno accompagnate nel breve tratto della loro vita che insieme hanno percorso, ascoltando le parole e rivivendo i drammi di esistenze complesse. La mission della Cooperativa consiste nel raggiungere il miglioramento e il mantenimento della qualità della vita e lo sviluppo delle autonomie individuali e sociali di donne con disagio psichico e psichiatrico, e che nell’ambito del proprio disagio possono avere anche problematiche legate alla tossicodipendenza e/o alla giustizia (alternanza al carcere, affidamento ai Servizi Sociali, licenze esperimento da Rems). Gli obiettivi si raggiungono attraverso un percorso integrato di interventi individuali e di gruppo, che prevedono colloqui di sostegno e/o psicoterapeutici, individuale e/o di gruppo, attività riabilitative, percorsi occupazionali e soluzioni abitative propedeutiche alla definitiva uscita dalla Comunità.
Ha trovato collocazione in un antico Convento del centro storico di Faenza, costruito nel 1515: era stato in origine di suore domenicane di S. Cecilia, improntata all’osservanza della regola, alla povertà e alla carità verso i poveri, poi passato nel 1855, dopo essere stato distrutto e ricostruito, a suore francescane, le quali accoglievano bambini abbandonati, dando loro ospitalità e istruzione. Il Convento, noto a Faenza come Istituto Righi, ha ampi spazi, all’interno dei quali si articolano sia la Comunità Alloggio ‘Centro Residenziale’, sia il Gruppo Appartamento H24 ‘Il Tesoro. Al di fuori dell’edificio, anche sede legale della Cooperativa, si trovano le altre unità abitative, improntate alla sperimentazione delle autonomie acquisite.
La cooperativa ha sede in via D’Azzo Ubaldini 9 (0546 680385) dove è possibile richiedere una copia del giornalino a offerta libera.