Venerdì 8 settembre alle ore 21 alla sala Kiss del Circolo I Fiori in via Di Sopra 4, in occasione della Settimana dell’ospitalità e in presenza delle Autorità, saranno consegnati i riconoscimenti del 51° Premio Leon d’Oro, assegnato ogni anno a faentini che si siano distinti in settori sociali, culturali e sportivi. Quest’anno saranno premiati Sami Vito insegnante di ruolo in Scienze motorie e sportive, attuale presidente della Pallamano Romagna, e Mauro Fabbri chef executive pluristellato. Sarà poi assegnato anche il Premio Ceramica Sport a un neodiplomato del Liceo Artistico Torricelli – Ballardini. Purtroppo, visti i problemi organizzativi dovuti all’alluvione, la 26^ edizione del Concorso nazionale di pittura contemporanea intitolato a Giovanni Romagnoli è stata rinviata al prossimo anno. «Sarà comunque organizzata a ricordo una mostra di opere del compianto Sante Minghetti, artista recentemente scomparso» ha riferito il presidente del Circolo Pasquale Di Camillo.

Vito Sami

Vito Sami, classe 1959, dopo il diploma allo Scientifico si è laureato all’Isef di Bologna nel 1983 diventando poi insegnante di ginnastica 4 anni dopo. Per 10 anni ha praticato atletica leggera passando poi alla pallamano, acquisendo il brevetto di allenatore e guidando l’Handball Faenza in Serie D. Nel 1996 è eletto presidente della società che nel 2019 diventerà Pallamano Romagna, riunendo le realtà sportive di Imola, Mordano, Faenza e Lugo sotto un unico vessillo. Nel 2013 gli è stata assegnata dal Coni nazionale la Medaglia di bronzo a merito sportivo.

Mauro Fabbri

Mauro Fabbri, classe 1955, seguendo le orme della nonna paterna, abbraccia il mondo della cucina. Dopo aver frequentato l’Istituto alberghiero di Riolo Terme, fa esperienza sulla riviera romagnola e marchigiana e a Zurigo. Tornato in Italia, eccelle soprattutto nei ristoranti bolognesi e nel 1985 è promosso al rango di chef executive dal cav. Ivo Galletti. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il titolo di Cavaliere della Repubblica. È stato precursore degli “chef televisivi” e ideatore del “pranzo di Natale” gratuito per i poveri a Bologna. Nel 2018 appende il grembiule al chiodo dopo 47 anni di carriera, ma continua a curare il suo blog di cucina.